Da un lato, c’è la pubblica amministrazioneche non paga. Dall’altro le banche che, dinanzi allacrisi, stringono i cordoni del credito. Una doppiaforbice che taglia le gambe alle imprese. Succedein tutta Italia, ma la Sicilia è tra le regioni più colpite.Secondo i dati dell’Osservatorio sul credito diUnioncamere e istituto Tagliacarne, nel 2010 benil 13 per cento delle imprese siciliane ha ricevutodalle banche una richiesta di rientro del credito. Nelresto d’Italia, la percentuale è del 9 per cento.
Per far fronte a questa situazione, che mette a rischio imprese e posti di lavoro, l’Agci Sicilia si è mossa da tempo per dare alle sue cooperative la possibilità di accedere al credito in maniera sicura e agevolata. Uno degli ultimi strumenti messi a disposizione
per i soci è la convenzione firmata da pochi mesi con Banca Prossima, banca del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo del terzo settore.