L’obbligo per le imprese di stipula di polizze assicurative contro i danni da catastrofi naturali (cosiddette Cat-Nat) entra in vigore il 31 marzo 2025, tranne per il settore pesca e acquacoltura, rinviato al 31 dicembre 2025. La disposizione riguarda qualunque soggetto iscritto al registro delle imprese. Escluse dall’obbligo le imprese agricole.
La pubblicazione in GU del DM Mimit n. 18/2025 entrato in vigore lo scorso 14 marzo ha definito il quadro normativo dell’obbligo assicurativo per danni catastrofali introdotto nel dicembre 2023 dalla Legge Finanziaria 2024.
L'art. 1, commi da 101 a 111, Legge n. 213/2023, Finanziaria 2024, ha previsto l’obbligo per le imprese (ad esclusione delle imprese agricole di cui all’art. 2135, C.c., per cui ) di stipulare (originariamente entro il 31.12.2024) contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni di cui all’art. 2424, comma 1, C.c. Sezione Attivo, voce B-II, n. 1, 2 e 3, cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali quali sismi / alluvioni / frane / inondazioni / esondazioni.
In sostanza i beni che devono essere oggetto di copertura assicurativa sono le immobilizzazioni materiali indicate in bilancio utilizzate nell’esercizio dell’impresa: terreni, fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali.
Con l'art. 13, comma 1, DL n. 202/2024, c.d. “Decreto Milleproroghe”, il Legislatore ha prorogato al 31.3.2025 tale obbligo. In sede di conversione del Milleproroghe il comma 1-quater dell'art. 19 ha differito tale obbligo al 31.12.2025 per le imprese della pesca e dell’acquacoltura.
Per le imprese agricole resta fermo quanto stabilito dall'articolo 1, commi 515 e seguenti, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, che ha istituito l “Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo o brina e siccità”.
Del mancato rispetto dell'obbligo assicurativo si deve tener conto “nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali”.
Con Decreto n. 18/2025 (pubblicato sulla G.U. 27.2.2025, n. 48) il MEF ha disciplinato le modalità attuative/ operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali.

«Nonostante sia stato introdotto nel dicembre 2023, l’obbligo assicurativo catastrofale “Cat-Nat” per le imprese non è stato percepito chiaramente nei suoi termini», afferma Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. «Poiché il quadro normativo definitivo è entrato in vigore pochi giorni fa, lo scorso 14 marzo, come peraltro espresso anche da altre associazioni d’imprese, sarebbe opportuna una proroga di almeno di 90 giorni sulla scadenza del 31 marzo prossimo. Concordiamo sulla ragionevolezza che alla base dell'obbligo c'è la necessità di garantire il principio di mutualità: se tutte le imprese stipulano le polizze si ridurranno i premi assicurativi e saranno maggiormente sostenibili anche per le aziende più esposte al rischio. Preoccupa la prospettiva che l'azienda priva di copertura non possa più accedere a qualsiasi forma di agevolazione o di incentivo pubblico. Non è chiaro se saranno comprese le agevolazioni fiscali e contributive, che secondo noi andrebbero escluse. Positiva certamente - conclude Michele Cappadona - la norma approvata definitivamente in Senato lo scorso 12 marzo (AS n. 1294) che prevede l'obbligo per le assicurazioni di liquidare immediatamente il 30% del danno».