“Il mondo delle cooperative ancora più vicino ai giovani, e al loro futuro, attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro progettati per favorire l’autonomia di studentesse e studenti in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro”. Così commenta Michele Cappadona, presidente di Agci Sicilia, la firma del protocollo d’intesa firmato al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal sottosegretario Vito De Filippo e dal presidente nazionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane – Agci, Brenno Begani.
“La sottoscrizione di questo protocollo da un lato conferma la sensibilità del Miur per l’attuazione della pratica dell’alternanza scuola-lavoro e, dall’altro, testimonia il nostro convinto impegno ad avvicinare le giovani e i giovani al mondo del lavoro in tutti i settori di attività, attraverso l’esperienza in cooperativa, a diretto contatto con i valori di mutualità, democrazia, solidarietà, attenzione alla persona ed alle comunità”. Così il presidente di Agci Brenno Begani. “Siamo infatti fortemente motivati – ha aggiunto Begani – a favorire percorsi di formazione, apprendimento ed integrazione delle studentesse e degli studenti all’interno delle imprese a noi associate, offrendo opportunità concrete di crescita personale, professionale e, in prospettiva, anche di lavoro, nell’ambito di realtà che sono per natura vocate alla valorizzazione delle risorse umane”.
“Agci Sicilia ha sempre dimostrato particolare attenzione nei confronti di progetti, all’interno delle realtà cooperative, che potessero favorire l’inserimento sociale dei giovani attraverso percorsi di esperienza e consapevolezza verso il mondo del lavoro“, afferma Michele Cappadona. “È da segnalare l’iniziativa Comuni-CARE, promossa dalla cooperativa sociale “Il Cammino” che ha coinvolto i giovani della comunità alloggio per minori “Il Delfino” di Milazzo, insieme ai compagni ospiti de “La Farfalla” di Piraino. Si tratta di un progetto editoriale, nato con l’intento di far conoscere il ‘mestiere’ del giornalista. Sotto la costante supervisione di giornalisti, ognuno dei ragazzi lavora in una vera e propria redazione-laboratorio, con un incarico ben preciso: la scrittura dei pezzi, le foto, il montaggio dei video”.
“L’articolo giornalistico è, inoltre, una delle modalità con cui viene svolta la prova scritta di italiano agli esami di maturità”, spiega Cappadona. “L’alternanza scuola-lavoro svolta con il coinvolgimento degli studenti in cooperative editoriali è quindi un esempio immediato e coerente di possibile percorso. L’Agci Sicilia ha peraltro un accordo con l’Assostampa-Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti, per attività di orientamento e sviluppo delle società tra professionisti formate da giornalisti e altri operatori nel settore dell’informazione, editoria elettronica e new-digital media. Questo ambito, che presuppone anche un intenso utilizzo delle nuove tecnologie web-based, rappresenta già un ventaglio molto ampio di attività da declinare in iniziative di alternanza scuola-lavoro”.
Di durata triennale, il protocollo punta a rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro e a offrire ai giovani studenti opportunità formative di alto profilo per l’acquisizione di competenze e titoli di studio realmente spendibili nel mercato del lavoro in continua evoluzione. I progetti di orientamento scolastico e professionale dovranno tenere conto delle prospettive occupazionali offerte dai diversi territori e delle esigenze del mercato, attraverso moduli di formazione realizzata sul campo con tutor aziendali ed espertiprovenienti dal mondo delle cooperative.
“Con la firma di questo protocollo aggiungiamo un nuovo, importante tassello al progetto dell’alternanza scuola-lavoro e dell’orientamento sia scolastico che professionale offerti alle nostre studentesse e ai nostri studenti che, da oggi, potranno scoprire anche il mondo delle cooperative comprendendone le caratteristiche e il funzionamento – ha dichiarato il sottosegretario De Filippo – I dati sulla partecipazione e sugli esiti dei percorsi di alternanza scuola-lavoro attestano quanto sia importante che al sapere si affianchi il ‘saper fare’ affinché le nostre giovani e i nostri giovani, oltre a orientarsi consapevolmente per il loro futuro, acquisiscano quelle competenze trasversali, necessarie per essere pronti a svolgere lavori, incarichi e mestieri del domani”.
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