"Agci Agisce" è lo slogan adottato dalla presidenza di Agci Sicilia per tradurre le nuove politiche di sviluppo che la centrale cooperativa intende condurre nel territorio dell’Isola. Nella programmazione delle attività, il primo punto in agenda non poteva che essere la cultura: il 2018 è l’Anno europeo del patrimonio culturale e vede Palermo, il capoluogo della Sicilia, Capitale italiana della cultura. Inoltre, tema d’attualità sono le ICC, le nuove Imprese Culturali e Creative, introdotte in Italia dal 1° gennaio 2018.
“La cultura è la vera pietra filosofale, in grado di trasformare in oro tutto ciò che tocca. E non parliamo di metafore alchemiche, ma di trasformare una risorsa reale in ricchezza,” afferma Michele Cappadona, presidente Agci Sicilia. “In Italia il valore aggiunto di riferimento del comparto è quasi di 250 miliardi, ed è molto al di sotto delle sue potenzialità. Nel Mezzogiorno, e in Sicilia, il valore aggiunto prodotto dalla cultura è appena il 4,1% del totale, meno di un quarto della media nazionale. L’Associazione generale delle cooperative italiane in Sicilia ha deciso quindi di essere protagonista del processo di sviluppo delle attività correlate alla valorizzazione dei beni culturali, istituendo una speciale "cabina di regìa" dedicata, un organismo coordinato dal responsabile regionale di Agci Culturalia, Dario Fidora. La cabina di regìa è costituita da componenti permanenti e da referenti interprovinciali, per un contatto diretto e costante con il territorio. La sua missione sarà realizzare in Sicilia un incubatore d’imprese culturali e creative, e promuovere una filiera di progetti-pilota sostenibili e ripetibili”.
In Italia sono solo 35 gli incubatori d’impresa riconosciuti dal Mise, nel Mezzogiorno solo due, in Campania e in Sardegna. Nessuno in Sicilia. L'incubatore-acceleratore dell'Agci Sicilia non sarà generalista, ma dedicato alle imprese culturali e creative, alla cooperazione, al terzo settore.
A partire dal 2018 la Commissione europea, in collaborazione con il Consiglio d’Europa, l’UNESCO e gli altri partner, perseguirà quattro obiettivi per valorizzare il patrimonio culturale (Partecipazione, Sostenibilità, Protezione, Innovazione) attraverso la promozione di dieci programmi a lungo termine. Ecco in sintesi le tematiche che abbracceranno:
- Condivisione del patrimonio culturale: il patrimonio culturale è di tutti
- Patrimonio culturale a scuola: bambini alla scoperta delle tradizioni e dei tesori europei più preziosi
- Gioventù per il patrimonio culturale: nuova vita al patrimonio culturale grazie ai giovani
- Patrimonio culturale in transizione: riconversione di paesaggi e siti industriali, religiosi e militari
- Turismo e patrimonio culturale: turismo responsabile e sostenibile incentrato sul patrimonio culturale
- Far tesoro del patrimonio culturale: sviluppo di standard qualitativi per gli interventi sul patrimonio culturale
- Patrimonio culturale a rischio: lotta al commercio illegale di beni culturali e gestione dei rischi per il patrimonio culturale
- Competenze legate al patrimonio culturale: migliore istruzione e formazione per professioni nuove e tradizionali
- Tutto per il patrimonio culturale: promozione dell'innovazione sociale e della partecipazione delle singole persone e delle comunità
- Scienza per il patrimonio culturale: ricerca, innovazione, scienza e tecnologia a vantaggio del patrimonio culturale
“Il motto scelto a Bruxelles per celebrare quest’anno europeo è: ‘Il nostro patrimonio culturale: dove il passato incontra il futuro’. L’Agci Sicilia”, conclude Cappadona, “vi si riconosce pienamente e fa proprie le tematiche della programmazione UE sulla cultura, ritenendo che - soprattutto per il Meridione - sia irrinunciabile la sfida a declinarle compiutamente in strategie operative di continuo sviluppo del territorio.
Credits: altrasicilia.it