“L’emendamento al Collegato alla legge di stabilità che recede, nella versione approvata in Commissione Bilancio all’ARS, dall’iniziale previsione di accorpamento di Ircac e Crias nell’Irfis”, afferma Michele Cappadona, presidente AGCI Sicilia, “costituisce il primo frutto delle interlocuzioni avviate dall’Alleanza delle Cooperative con il Governo, le commissioni Bilancio e Attività produttive e i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione, e finalizzate ad esplicitare le esigenze di modifica del testo di riforma degli istituti di credito regionale”.
È stata infatti inserita l’esplicita previsione che il credito agevolato regionale per cooperative e artigiani dovrà essere gestito un ente economico di diritto pubblico (Ifis) con le caratteristiche necessarie a garantirne l’indipendenza delle risorse.
“Viene salvaguardata così”, spiega Cappadona, “l’originale destinazione dei fondi per i comparti produttivi dell’artigianato e della cooperazione, prevedendo che il regolamento attuativo dovrà essere emanato non solo sentite le commissioni Bilancio e Attività Produttive ma, doverosamente, le associazioni di categoria dei settori economici interessati”.
Decisamente critiche le tre centrali dell’Alleanza delle Cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop) verso il rischio di una riforma del credito regionale affrettata e autoreferenziale. Per questo le tre organizzazioni sono state sempre contrarie, sin dalla prima stesura presente nella Finanziaria proposta dall’assessore all’Economia Armao, a prevedere una delega in bianco al Governo, che sarebbe stato così autorizzato a decidere in novanta giorni sull’attuazione della riforma per decreto del Governatore, invece che in aula parlamentare, dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Il testo approvato dalla Seconda Commissione Ars incontra il favore dell’Alleanza delle Cooperative: “È un risultato che ci incoraggia e ci induce a continuare la nostra azione a tutela della cooperazione siciliana, senza avere timore del nuovo, mettendo in atto tutte le iniziative utili agli ulteriori possibili miglioramenti della nascitura normativa e a definire l’oggetto sociale assicurando la sua esclusiva finalità per il finanziamento di cooperative ed artigiani”.
Il Collegato andrà in discussione nella 43esima seduta dell’ARS, convocata per domani alle 16.
“Ribadiamo, rivolgendoci sia al Governo che al Parlamento”, hanno espresso le tre centrali ACI in un documento congiunto, “il nostro fermo convincimento che la fretta non aiuta a fare bene e che un progetto di tale rilevanza meriterebbe un percorso di legge dedicato attraverso un apposito disegno di legge. Un percorso capace di condurre ad una sintesi unitaria, allo scopo di mettere in atto anche le possibili innovazioni nella struttura del credito agevolato che, insieme a quelle proposte, relative alle forme societarie o alla governance, sia capace di dare concretamente nuove risposte alle piccole e medie imprese cooperative ed artigiane che operano in Sicilia”.
Agci, Confcooperative e Legacoop chiedono quindi “al Presidente Musumeci la convocazione di una riunione circoscritta alle associazioni della cooperazione e dell’artigianato utile ad individuare in dettaglio i contenuti specifici di questo disegno innovativo rispetto al quale non abbiamo pregiudizi ma solo l’obiettivo, certamente condiviso dal Governo e dal Parlamento, di assicurarne la massima funzionalità ai fini dello sviluppo economico della nostra Regione”.
Credits: ilgazzettinodisicilia.it