Due lauree e un lavoro all’Assembla regionale siciliana, Magda Scalisi ha abbandonato Palermo, cedendo al richiamo della terra e scegliendo di vivere curando un azienda agricola fra le montagne, nel cuore del Parco dei Nebrodi, un paradiso nel verde a “soli” 1.279 metri d’altezza.
Il sogno dell’imprenditrice sembrava realizzato dopo aver vinto il bando pubblico per la gestione del Rifugio del Parco dei Nebrodi a San Fratello, una struttura con 20 camere al confine tra i territori di Messina ePalermo. Ma appena insediata è iniziata una storia di minacce, intimidazioni, avvertimenti. Imperdonabile l’aver chiesto la fattura ai fornitori e aver respinto imposizioni su acquisti e prezzi. Dopo le sue prime denunce, ecco l’uccisione di alcuni animali, otto dei suoi cani, il taglio delle recinzioni e l’invasione di maiali “liberati” negli spazi dell’azienda agricola. Arrivano anche i consigli di smetterla con le denunce, perché “la mafia non esiste”. Piuttosto occorreva fare attenzione perché la notte, in macchina, nella zona “potevano accadere degli incidenti”.
La mafia dei pascoli nei Nebrodi punta ad acquisire terreni per ottenere contributi dall’Unione Europea. Operazioni spesso effettuate in modo illecito, attraverso falsificazione sulla destinazione dei terreni o assunzioni fittizie di manodopera per attività agricole di allevamento. Molto praticata, perché redditizia, la macellazione clandestina.
“Nella sua battaglia per la legalità, a difesa della sua cooperativa, Magda Scalisi non sarà mai sola”, afferma Michele Cappadona, presidente Agci Sicilia. “L’imprenditrice potrà contare sempre sulla solidarietà e il sostegno dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. Il suo esempio, il suo spirito di resistenza alle aggressioni mafiose, la sua storia emblematica di gravi situazioni ambientali di criminalità poco note o spesso trascurate, che impediscono lo sviluppo in Sicilia, rivelano zone grigie che vanno illuminate, su cui vanno tenuti accesi i riflettori dell’opinione pubblica. Ci impegneremo per mantenere su questa ed altre analoghe situazioni critiche la nostra massima attenzione”.
Credits: ilgazzettinodisicilia.it