La Commissione Bilancio dell’Ars, cui è stato rinviato dall’Aula il riesame del ddl “Collegato” alla Finanziaria regionale, ha convocato in audizione le associazioni di rappresentanza delle cooperative siciliane per acquisire il loro parere sul testo dell’art. 1, che tratta della riforma del credito agevolato regionale verso le imprese cooperative e quelle artigiane, prevedendo la fusione dei due istituti Ircac (Istituto regionale per il credito alla cooperazione) e Crias (Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane).
“Profonda soddisfazione per avere avuto modo di ribadire che il mondo della cooperazione, mentre si è motivatamente opposto all’accorpamento dell’Ircac nell’Irfis, non è invece pregiudizialmente contrario alla fusione tra Ircac e Crias”, afferma Franco Sprio, presidente della Federazione di Palermo dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. “Dobbiamo ringraziare l’on. Riccardo Savona, presidente della Seconda Commissione Ars, per avere confermato una modalità di fattivo dialogo verso gli organismi rappresentatividel settore e grande attenzione verso la necessità che la riforma continui a garantire l’accesso al credito agevolato. Apprezziamo l’orientamento che nel testo definitivo venga specificato che il nuovo istituto operi esclusivamente in favore delle imprese cooperative e artigiane. Auspichiamo che la riforma preveda non soltanto una concentrazione dettata da meri criteri di economicità rispetto ai costi di personale, ma che al credito agevolato verso le nostre imprese vengano destinate risorse finanziarie adeguate ad una seria, concreta e ampia strategia di sviluppo“.
Questo orientamento dovrebbe essere testimoniato anche dall’inserire, nel nome del nuovo istituto, le tipologie d’imprese cui è dedicata la sua attività. Il nuovo ente potrebbe quindi chiamarsi Istituto regionale per il finanziamento alle imprese artigiane e cooperative.
“Agci, Confcooperative e Legacoop hanno voluto confermare la loro posizione solidale”, ha commentato Michele Cappadona, presidente regionale Agci Sicilia, “sottolineando che la concentrazione degli istituti finanziari della regione, Ircac e Crias, prevista nel ddl ‘Collegato’ deve essere il punto di arrivo, non un passaggio intermedio verso un futuro incorporamento nell’Irfis. Il tessuto delle piccole imprese cooperative e artigiane sottocapitalizzate ha assoluto bisogno dell’accesso al credito agevolato, che un istituto soggetto alle regole imposte dalle vigenti norme bancarie sull’erogazione del credito ordinario non può garantire”.
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