“Grande ottimismo dopo il confronto avuto ieri tra i componenti della Settima commissione consiliare in materia di politiche sociali del Comune di Messina ed i rappresentanti delle cooperative sociali che gestiscono le comunità alloggio per disabili psichici e ospitano pazienti affetti da disturbi mentali con residenza nella città metropolitana di Messina. Un incontro in cui si è discusso con chiarezza e sensibilità sulle problematiche prettamente burocratiche che colpiscono e affliggono questo servizio importante quanto delicato”.
Queste le parole del presidente regionale dell’AGCI (Associazione generale cooperative italiane) Michele Cappadona, che durante il dibattito ha sottolineato “l’ingiusto grave danno alle cooperative sociali e le sofferenze dei suoi lavoratori a causa di un’errata interpretazione di una circolare regionale da parte dei dirigenti del dipartimento delle Politiche sociali del Comune di Messina”.
Nella nota - sottolinea il presidente Michele Cappadona - piuttosto chiara, non si evince alcuna richiesta di doppia fatturazione da parte degli uffici regionali. Infatti il rapporto, come recitano i decreti, è esclusivamente fra le cooperative sociali ed il comune, il quale poi potrà ricevere un importo del 40% dell’intera retta dall’ASP di Messina, mentre per il restante 60% lo stesso ente locale potrà avvalersi della quota di compartecipazione di ogni singolo utente, oltre che del contributo che la Regione Sicilia versa in proporzione al numero di ricoveri che ciascun comune annualmente dispone all’interno delle comunità alloggio”.
Questa anomala interpretazione della circolare, in conseguenza della quale si è preteso dalle cooperative la doppia fatturazione, è stata applicata solo dal Comune di Messina, generando dei lunghi ritardi nei pagamenti (undici mesi) alle imprese e agli operatori che gestiscono questi servizi. “Tuttavia, il clima collaborativo dell’incontro, in cui si è sottolineato come le responsabilità siano solo di natura burocratica e non politica”, tiene a dire Michele Cappadona, “oltre all’importante confronto avuto il giorno precedente con l’assessore regionale alla Famiglia, dottoressa Mariella Ippolito, la quale ringrazio sentitamente, insieme al suo dirigente generale, per essersi mostrata sensibile e tempestiva alla questione provvedendo oggi stesso a firmare la nuova circolare esplicativa che invierà a tutti gli enti locali ed ASP della nostra regione, mi fanno ben sperare per una risoluzione piuttosto rapida dell’annosa questione.” Tutti i presenti hanno apprezzato la significativa tempestività dell’intervento dell’assessore Ippolito, sollecitato dal presidente Agci Sicilia Cappadona nell’incontro avvenuto appena lo scorso mercoledì presso la sede dell’assessorato regionale alla Famiglia.
Da segnalare, durante la seduta della Commissione consiliare presenziata dalla dottoressa Cristina Cannistrà, l’efficace intervento del consigliere Massimo Rizzo che sollevava oltre la problematica prettamente finanziaria anche l’interrogativo di come mai, secondo i dati forniti della Regione Siciliana, Messina effettuasse meno inserimenti in strutture importanti sia dal punto di vista riabilitativo che sociale come le comunità alloggio rispetto a tutti gli altri Comuni capoluogo, e segnalava allo stesso tempo la presenza di una lunga lista d’attesa per l’inserimento di persone con patologie psichiatriche segnalate dal dipartimento di Salute mentale, con consistenti problemi per le famiglie. L’avvocato Gianni Scavello, sollecitava invece i propri colleghi ad una maggiore sensibilità sulla tematica, trattandosi di servizi importanti e di come questi siano alla base per evitare pericolose derive sociali. Anche gli interventi di Sorbello, Gioveni, Russo e Gennaro hanno creato un indubbio interesse, evidenziando come le cooperative sociali riescano a gestire l’utenza anche senza ricevere pagamenti da tantissimo tempo, e mostrandosi disponibili per un confronto con gli uffici e l’assessorato ai servizi sociali per una veloce risoluzione delle problematiche.
Anche fra gli ospiti invitati come “addetti ai lavori” del settore ci sono stati spunti degni di nota e tutti hanno lanciato un univoco grido d’allarme. “Pensiamo in questo momento alle grandi difficoltà in cui tantissime famiglie messinesi si trovano nel dover gestire familiari che sono affetti da patologie psichiatriche, e che giornalmente sono afflitte da roventi dinamiche quotidiane non avendo i mezzi per fronteggiare tali emergenze”, sottolineava lo psicologo della cooperativa sociale “In Cammino” Onlus , dott. Marco Italiano, “e ricordiamo sempre che stiamo parlando di persone in difficoltà e non di questioni meramente numeriche, dimensione nelle quale spesso, purtroppo, vengono ingiustamente relegate le problematiche sociali. Non è ammissibile sommare ulteriori difficoltà, dovuti a problemi burocratici, ai servizi riservati a persone che purtroppo hanno avuto già abbastanza sfortuna nell’arco della loro vita”.
Tuttavia, il presidente Michele Cappadona ha accolto favorevolmente la proroga di ulteriori due mesi dei servizi sociali in scadenza da parte del sindaco della città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, a dimostrazione del fatto che c’è tanta sensibilità nei confronti del settore e come spesso i disservizi non sono frutto di una cattiva politica ma delle inefficienze di una macchina burocratica che spesso cozza con la delicatezza di servizi importanti come quelli sociali. Cappadona quindi sottolinea come l’AGCI Sicilia rimanga fiduciosa nei confronti dell’amministrazione comunale di Messina e del suo sindaco per una risoluzione definitiva in tempi brevi del problema, rendendosi disponibile in ogni momento ad un confronto.
Da notare infine come lo stesso presidente Cappadona abbia voluto comunque sottolineare l’ottimo lavoro svolto da parte del dipartimento di Salute mentale di Messina, sempre attento e vicino alle difficoltà dell’utenza nonostante gli evidenti problemi di natura burocratica.
Credits: Dario di Gesù - altrasicilia.it