Il governo Musumeci ha presentato ieri ufficialmente la composizione del nuovo polo creditizio pubblico-privato dedicato allo sviluppo dell’attività d’impresa in Sicilia.
Il nuovo istituto è stato costituito tra Regione, Mediocredito Centrale-Invitalia, Sace e Irfis-Finsicilia, con l’obiettivo di creare un unico interlocutore per chi fa già impresa nell’Isola e per chiunque voglia sviluppare un progetto imprenditoriale.
Sace-Simest è il Polo italiano dell’export e dell’internazionalizzazione. Sace è al 100% della Cassa depositi e prestiti, Simest, controllata al 76% da Sace, è partecipata dal sistema Confindustria, da istituti di credito (banche e banche cooperative) e da grandi aziende e cooperative.
Già dal prossimo lunedì, 26 novembre, l’imprenditore che vuole investire in Sicilia troverà in un solo sportello, nelle sedi Irfis di Palermo e Catania, funzionari di Sace-Simest, Mediocredito centrale e Irfis che potranno orientarlo e realizzare progetti in grado di ottenere finanziamenti.
“Le imprese siciliane non possono che guardare con vivo interesse alla creazione del nuovo polo CredinSicilia”, afferma il presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Michele Cappadona. “Il successo di questa iniziativa del governo Musumeci dipenderà dal grado di coinvolgimento e reale interazione che il nuovo istituto riuscirà ad avere nei confronti del tessuto produttivo. L’accesso al credito è notoriamente una delle maggiori criticità delle imprese dell’Isola, in gran parte di piccola dimensione e sottocapitalizzate. Fenomeno spesso subìto dalle Pmi italiane è quello di restare escluse dagli ambiti d’influenza politica, dai cosiddetti “cerchi magici” che fino al recente passato sono riusciti in vario modo a condizionare risorse, agevolazioni e fattori strategici di sviluppo economico.
La regola d’oro che deve ispirare, d’ora in poi, le corrette politiche attive tese a dare nuovo impulso alle economie locali che vivono situazioni di reale difficoltà di contesto, come in Sicilia”, continua Cappadona, “è quella di stringere un sempre più stretto rapporto con i rappresentanti del mondo delle imprese, tutte le imprese, garantendo così che le misure di crescita e sviluppo siano rivolte a ciascuna azienda e non escludano nessuno, come talvolta può essere accaduto nei decenni passati, anche per motivi di appartenenza”.
Alla conferenza stampa di presentazione di CredinSicilia hanno partecipato il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao, l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, l’amministratore delegato di Mediocredito Centrale, Bernardo Mattarella, il responsabile Sace per il Centro-Sud, Mario Melillo, e il presidente di Irfis-FinSicilia, Giacomo Gargano.
Gli assessori all’Economia e alle Attività produttive hanno annunciato che nelle prossime settimane il governo Musumeci provvederà a definire anche l’ordinamento dell’Irca, il nuovo istituto regionale per il credito agevolato alle imprese cooperative e artigiane. Per l’Irca permangono ancora irrisolti gli aspetti della governance: la Regione vorrebbe modificare la modalità di composizione del consiglio di amministrazione, eliminando dall’organismo i rappresentanti del mondo delle imprese. Non è chiaro inoltre come verrebbe effettivamente garantito il ruolo di tutte le associazioni di categoria riconosciute.
“Agci Sicilia”, conclude Cappadona, “conferma la sua disponibilità a mantenere un dialogo costante con l’assessore all’Economia Armao, con l’assessore alle Attività produttive Turano e con ciascun esponente politico di governo e Ars, per fornire ogni possibile positivo contributo affinché la riforma in atto del sistema del credito regionale possa essere realmente quel volano di crescita per l’economia e l’occupazione che tutti i siciliani attendono con speranza”.
Foto apertura: Michele Cappadona, Presidente AGCI Sicilia
Credits: ilgazzettinodisicilia.it