“L’approvazione della legge che ha riconosciuto le cooperative di comunità in Sicilia rappresenta il traguardo di un percorso che negli ultimi anni ha visto l’adozione di norme analoghe in numerose altre regioni d’Italia, ed è stato oggetto di una proposta di legge quadro nazionale sul finire della scorsa legislatura”, afferma Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione generale delle cooperative italiane.
“La cooperazione di comunità più che un’evoluzione, rappresenta una riformulazione in chiave moderna dello spirito cooperativo originario, tutelato e promosso dall’articolo 45 della Costituzione. Essa oltrepassa la natura mutualistica limitata ad ambiti e gruppi professionali circoscritti e si apre alla società del suo insieme, dedicando la sua attività all’interesse generale di un’intera comunità. Si pone così al servizio della collettività come modello di innovazione sociale, in sinergia con gli alti attori, imprese, istituzioni, associazioni per rispondere ad esigenze plurali di mutualità”.
La norma appena approvata in Sicilia consente di definire le cooperative di comunità non per una particolare tipologia di lavoro o per la loro specifica utenza o per le singole attività svolte, ma per la valorizzazione della società alla quale i soci appartengono, le competenze della popolazione residente, le tradizioni culturali e le risorse territoriali, perseguendo lo scopo di soddisfare i bisogni della comunità locale migliorandone le qualità sociali ed economiche di vita, attraverso lo svolgimento di attività economiche per lo sviluppo sostenibile, finalizzate alla produzione di beni e servizi, al recupero di beni ambientali e monumentali ed alla creazione di opportunità di lavoro per la comunità stessa.
Il nuovo strumento di cooperazione, per l’importanza pubblica e sociale dei servizi svolti o per un’attività che insiste in contesti particolarmente disagiati potrà valersi anche del supporto dei fondi europei (FESR, FSE, FEASR, FEAMP). La Regione Sicilia provvederà alla costituzione dell’albo regionale delle cooperative di comunità e dei loro consorzi, che potranno valersi di particolari misure di sostegno, per lo start-up di attività di rilancio, riqualificazione e aggregazione per la valorizzazione dei contesti locali.
“Un importante segnale che accompagna l’adozione della legge sulle cooperative di comunità, proposta all’Ars dai deputati del M5S”, sottolinea Michele Cappadona per Agci Sicilia, “è l’essere stata approvata all’unanimità, dando prova di una manifestazione di valori espressi dall’intero mondo della cooperazione e condivisi non soltanto da una sola parte politica, ma da tutti i parlamentari siciliani”.
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