Oltre a quelle su Irap e Ipef, altre buone notizie per l’economia dell’Isola. Nel Maxiemendamento presentato dal Governo al d.d.l. di bilancio 2019 all’esame del Senato vengono recepiti i contenuti dell’accordo Stato-Regione che recuperano risorse finanziarie per la Sicilia.
“Soddisfazione di Agci Sicilia per i dati pubblicati oggi dall’assessorato regionale all’Economia, guidato da Gaetano Armao, sulla riduzione della pressione fiscale verso i cittadini e le imprese siciliane”. Lo dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione generale delle cooperative italiane.
Per il 2018, in attuazione della legislazione regionale vigente, l'aliquota ordinaria Irap del 4,82 per cento è ridotta al 3,90 per cento. Per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche rimane invece invariata l'aliquota dell'8,5 per cento.
Restano, invece, immutati i regimi di esenzione per alcune categorie, come le imprese di nuova costituzione, le cooperative sociali, le onlus e le vittime di estorsione.
Mentre la maggiorazione dell’addizionale regionale Irpef subisce la riduzione dallo 0,50 per cento allo 0,27: l'aliquota complessiva dell'addizionale regionale all’Irpef dall’1,73 per cento del 2017 scende, quindi, per l’anno 2018, all'1,50 per cento.
Per maggiori informazioni, può essere consultato il sito dell’Agenzia delle Entrate, alla voce “Istruzioni Irap 2019”, nel quale sono riportate le aliquote e le agevolazioni per l'anno 2018.
Altra buona notizia di oggi per l’economia siciliana è il Maxiemendamento presentato dal Governo al d.d.l. di bilancio 2019 all’esame del Senato, che recepisce i contenuti dell’accordo Stato-Regione Siciliana e sarà sottoposto al voto di fiducia.
In particolare nell’emendamento vengono recepite le disposizioni che determinano in riduzione il contributo al risanamento della finanza pubblica per il triennio 2019-2021 (con un risparmio di oltre 900 milioni), che attribuiscono 540 milioni di euro per investimenti alle Province siciliane per la viabilità e le scuole sino al 2025, che consentono la spalmatura in trenta anni del ripiano del disavanzo (la misura vale circa 700 milioni), che elimina l’obbligo di riduzione della spesa corrente del 3% in settori vitali ed il cui sforamento determinava il recupero delle somme da parte dello Stato (art.1 commi 509 vicesessexies e 510 sexies e seguenti).
“Consideriamo un ottimo auspicio per l’anno nuovo l’annuncio della riduzione della pressione fiscale per la Sicilia", conclude Cappadona. Diamo atto dell’impegno del presidente Musumeci e dell’assessore all’Economia Armao nei confronti dell’esecutivo nazionale per recuperare risorse finanziarie vitali per l’Isola. L’augurio migliore per i siciliani nel 2019 non può che essere quello di riuscire a perseguire percorsi di massima sintonia tra imprese e azione di Governo regionale, dove Agci Sicilia sarà sempre presente”.
Credits: altrasicilia.it