Attività produttive. Sono quindici le associazioni di categoria, in rappresentanza di oltre 100.000 imprese che danno lavoro a più di 250.000 lavoratori, costituitesi in coordinamento per dare voce congiunta al comune interesse per lo sviluppo economico della città di Palermo.
Le 15 sigle, che hanno indicato Patrizia Di Dio come portavoce delle istanze delle imprese nei confronti del Comune, sono: Confcommercio Palermo, Sicindustria, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Confimprese, Casartigiani, Cidec, LegaCoop Sicilia occidentale, Confagricoltura Unicoop Sicilia, Confcooperative Palermo, Federpesca, Ance Palermo e Agci Sicilia.
“Nell’attuale persistente quadro di difficoltà e ora di conclamata recessione, l’Associazione generale delle cooperative italiane avverte più che mai il dovere di garantire la sua presenza costante a tutela delle proprie imprese”, dichiara Michele Cappadona, presidente di Agci Sicilia. “Il coordinamento delle associazioni di categoria nato lo scorso dicembre, cui Agci ha aderito, nasce dichiaratamente nella convinzione che il sostegno alle imprese e alle strategie di sviluppo economico nel territorio non abbiano né debbano avere colore politico ma deve essere assicurato responsabilmente con il concorso solidale di tutte le parti, di maggioranza e d’opposizione. Siamo convinti che siano necessari un confronto costante tra amministrazione e categorie produttive e un cronoprogramma rigoroso per rimettere al passo con i giusti correttivi procedure paralizzate e lungaggini ingiustificate, che l’attuale crisi ha reso intollerabili. Palermo ha grandissime problematiche ma anche enormi possibilità di sviluppo”, conclude Cappadona, “il Coordinamento tra le associazioni delle categorie produttive ha posto sul tavolo la necessità di smaltire criticità irrisolte da tempo come l’efficienza del Suap, il regolamento sui mercati generali, il regolamento sulla pubblicità, dehors/suolo pubblico, l’eliminazione dell’ex art. 5 del Puc (Piano Urbanistico Comunale) per le medie strutture di vendita. Ma nell’ottica di un più ampio dialogo con la giunta di Leoluca Orlando sulla programmazione organica dello sviluppo del territorio, come auspica l’Agci, c’è la possibilità di porre in atto efficaci interventi innovativi, come per esempio la rivitalizzazione dei quartieri storici e delle borgate marinare e montane degradate attraverso le nuove cooperative di comunità, recentemente normate in Sicilia”.
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