“L’Associazione generale delle cooperative italiane manifesta la sua massima solidarietà e sostegno all’azienda ‘Nino Castiglione’, che da 85 anni opera nel mercato delle conserve ittiche. L'impresa di Trapani, una delle eccellenze del made in Sicily e del settore agroalimentare italiano con oltre 200 dipendenti, è vittima di un video-bufala diffuso da un anonimo sui social per screditarne la qualità dei prodotti”, afferma Michele Cappadona, presidente Agci Sicilia.
L’iniziativa calunniosa ha suscitato subito numerosi autorevoli interventi per rassicurare i consumatori smentendo del tutto i contenuti del video anonimo.
Il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino ha voluto manifestare “la vicinanza all'azienda trapanese Nino Castiglione dopo il vile attacco, attraverso una fake news artatamente prodotta ad hoc, volta a colpire il prestigio di un marchio storico e di qualità”.
“Un balordo qualsiasi che si è preso la libertà di insinuare dei dubbi sulla qualità del prodotto certificato dall’Istituto di Biologia Marina, con un video fake diffuso da un anonimo sui social network e diventato virale in poche ore sta creando danni concreti a una delle aziende storiche siciliane. Il palcoscenico che i social assicurano all’ignoranza – ha affermato il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno – rischia di fare danni reali alle aziende e ai lavoratori che quotidianamente sono impegnati per garantire prodotti di qualità. È un metodo che non possiamo tollerare perché l’eccellenza e anni di storia e di lavoro rischiano di essere danneggiati dal primo balordo di turno”.
Il direttore dell’Istituto di Biologia Marina, Andrea Santulli, sottolinea che, da molti anni, nell’ambito di progetti di ricerca nazionali e internazionali, l’Istituto monitora la qualità dei prodotti delle principali industrie ittico-conserviere della provincia di Trapani. Le analisi condotte trimestralmente presso l’istituto comprendono la valutazione delle componenti nutrizionali, che vengono riportate nell’etichetta in confezione, quella sulla qualità all’origine della materia prima e quella sulla shelf-life (Il periodo entro il quale l'alimento è definito privo di rischi per la salute del consumatore.).
“L’Istituto - afferma Santulli - ha avuto la possibilità di analizzare le materie prime utilizzate dalla ditta Castiglione, anche con tecniche molecolari quali l’analisi del Dna, identificando in maniera univoca e tracciando all’origine le specie di tonno utilizzate”.
A smentire il video denigratorio diffuso sui social è intervenuta anche la professoressa Concetta Messina, docente di Produzioni Ittiche del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università degli Studi di Palermo: “La parte edibile dei pesci, come di tutti i prodotti carnei, comprende una quota preponderante di proteine strutturali fibrose, che costituiscono l’assetto muscolare e che sono ovviamente insolubili in acqua. Tali componenti - ha sottolineato la Concetta Messina - soltanto in seguito alla digestione, saranno rese naturalmente biodisponibili all’organismo e potranno esercitare tutte le loro proprietà nutrizionali a livello fisiologico”.
L’azienda Nino Castiglione ha voluto rassicurare i consumatori sulla qualità del proprio tonno con una nota pubblicata anche sul proprio sito web.
Credits: altrasicilia.it