Disabili psichici, il presidente Anci Sicilia Orlando all’Ars: “Definire in tempi brevi gli oneri a carico della Regione e trasferire le risorse ai Comuni”.
La “Corresponsione ai comuni delle quote di compartecipazione sulle rette per i servizi resi nei confronti dei disabili psichici” è il tema trattato durante l’audizione della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari dello scorso 30 luglio all’Ars, alla presenza degli assessori regionali alla Salute e alla Famiglia, Ruggero Razza e Antonio Scavone.
“Le criticità che riguardano il settore dei servizi di assistenza dei disabili psichici sono state oggetto specifico di un incontro con l’assessore Scavone, da me chiesto in rappresentanza dell’Agci Sicilia. Ho avuto modo di chiarire come i servizi di comunità assolvono un compito prezioso nei percorsi di assistenza”, dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione generale delle cooperative italiane. Al di là di risolvere criticità che possono condurre a periodi di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) assai dispendiosi per la pubblica amministrazione, si parla di 6/700 euro al giorno, le comunità alloggio riescono a coniugare attraverso tre assi (abitare, lavorare, socializzare) le modalità che si rivelano più efficaci per il percorso di inclusione degli utenti, attraverso progetti riabilitativi individualizzati, finalizzati ad obiettivi specifici. Il vantaggio economico per la PA e, soprattutto, l’efficacia dei percorsi di inclusione per i disabili psichici, hanno fatto pronunciare l’assessore Scavone in favore di un aumento delle risorse da dedicare ai servizi. Sono quindi fiducioso, anche per quanto riguarda le competenze dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, che il Governo possa intervenire al più presto positivamente in quest’ambito assai delicato”.
“Dall’analisi dei dati che provengono dall’assessorato alla Famiglia della Regione Siciliana è facile leggere quale sia la natura dell’emergenza che riguarda il settore dell’assistenza dei disabili psichici”, spiega Cappadona. “In ciascuno dei due esercizi 2017 e 2018, la Regione ha assegnato 11.000.000 di euro in bilancio da ripartire ai Comuni siciliani per l’espletamento dei servizi di assistenza ai 2163 utenti disabili psichici (dato 2018). Questo significa che la Regione assegna risorse di circa 5000 euro l’anno ad utente, quando (in coerenza con i parametri imposti dalla stessa Pubblica Amministrazione), i costi a carico dei Comuni per i servizi di assistenza sono di 27.000 euro circa l’anno ad utente. È evidente, in un momento di gravissima crisi delle casse dei Comuni, come sia insostenibile pretendere di far gravare circa 50.000.000 euro sui loro bilanci. Questo fattore incide negativamente, com’è ovvio, sull’enorme ritardo nei pagamenti alle strutture di assistenza che, in ginocchio da anni, chiudono una dopo l’altra. Il fabbisogno necessario per l’assistenza pubblica ai circa 2.200 disabili psichici in Sicilia, dati alla mano, è di 2.300 euro al mese per utente, cioè di circa 61.000.000 euro l’anno. La Regione non può non tenerne conto. Su questa situazione”, conclude Cappadona, “che rischia di compromettere il futuro delle imprese sociali che gestiscono le comunità alloggio dei disabili psichici e di più di 2000 lavoratori, l’Agci non cesserà di impegnare il Governo Musumeci per una soluzione definitiva”.
“Abbiamo sollecitato, ancora una volta”, precisano il presidente e il segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, “il governo regionale a farsi carico di quella parte dei costi per le rette dei disabili psichici che hanno natura prettamente sanitaria. Mentre alcune Aspriconoscono già tali costi, nella maggior parte dei casi sono sorti contenziosi e, in attesa della definizione degli stessi, molti comuni, da anni, sono costretti a sostenere integralmente, a carico dei propri bilanci, le rette di ricovero per i disabili psichici. Apprezziamo il fatto che gli assessori regionali alla Salute e alla Famiglia abbiano manifestato l’intenzione di riconoscere ai comuni gli oneri a carico della Regione attraverso la costituzione di un tavolo tecnico finalizzato alla quantificazione degli stessi. È di fondamentale importanza poterli definire in tempi brevi e provvedere al trasferimento delle risorse a favore dei comuni”.
“Dobbiamo precisare”, aggiunge Paolo Amenta, vice presidente dell’Anci Sicilia, “che negli ultimi 5 anni il contributo della Regione alle comunità-alloggio è passato dall’80 per cento al 10 per cento, una flessione insostenibile che ha messo in ginocchio i comuni e, di conseguenza, i servizi resi alle comunità”.
“Ringrazio la presidente della VI commissione, Margherita Ruvolo, e gli assessori Razza e Scavone”, conclude Silvio Cuffaro, consigliere regionale dell’AnciSicilia e sindaco di Raffadali, “poiché finalmente, dopo anni, la questione della quota sanitaria per le rette di ricovero dei disabili psichici sembra arrivata a soluzione. Vigileremo affinché il tavolo tecnico concluda al più presto i lavori riconoscendo ai comuni le spettanze pregresse dovute dalle Asp ed evitando così contenziosi e possibili dissesti finanziari degli enti locali. Infine, mi preme sottolineare che l’assessore Razza ha riconosciuto il diritto dei comuni a inserire nei bilanci dell’anno in corso le somme attese dalle Aziende sanitarie”.
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