“Il mondo della cooperazione sostiene la campagna di sensibilizzazione attraverso le iniziative previste durante la Settimana #tunonseisola dell’assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali della Regione Siciliana, con l’Ufficio della Consigliera di Parità”.
“L’Associazione generale delle cooperative italiane, nell’esprimere ogni possibile sostegno per i principi riconosciuti dall’Unesco e celebrati ogni 25 novembre in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999, aggiunge la sua voce nel dire basta alla violenza e il suo impegno per rompere il silenzio sui maltrattamenti, fisici e morali, che molte donne nel mondo devono subire ogni giorno”. Lo afferma Michele Cappadona, presidente AGCI Sicilia. “Le cooperative sono comunità in cui si perseguono i principi di rispetto, tutela e parità del ruolo delle donne, riconoscendone l’importanza sociale sia come lavoratrici in seno all’azienda, che come nostre madri, sorelle e figlie in seno alla famiglia”.
Ogni tre giorni in Italia muore una donna per mano di un uomo violento. Nel 2019, in Sicilia, sono state uccise sette donne dai loro compagni, fidanzati, mariti. E secondo l’ultimo Rapporto Eures 2019, l’Isola ha il primato per denunce di stalking (35 ogni 100mila abitanti), con 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale del 24,6: dati che rivelano la dimensione di un problema che spesso degenera in violenza di genere.
“Sosteniamo con il nostro massimo impegno l’iniziativa l’assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali della Regione Siciliana con l’Ufficio della Consigliera di Parità”, continua Cappadona, “che attraverso l’hashtag #tunonseisola e con un filo rosso hanno deciso di lanciare un messaggio forte per affrontare la battaglia contro il femminicidio, divenuto purtroppo un fenomeno strutturale”.
Una settimana di eventi identificati con l'hashtag #tunonseisola, ideati per ricordare attraverso i nomi Anna Maria, Alessandra, Nicoletta, Loredana, Alice, Elvira e Rosalia, a nome di tutte le donne che hanno subito e subiscono violenza. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un nuovo strumento digitale a sostegno delle vittime.
La mattina del 25 novembre il treno speciale #tunonseisola, grazie al patrocinio di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia, attraverserà idealmente tutta la Sicilia. A bordo amministratori di enti locali, donne attive della società civile, imprenditori, artisti, docenti e studenti per un viaggio che percorre le tappe obbligatorie per contrastare il femminicidio: il coraggio, la denuncia, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la costruzione di una rete che metta insieme sinergicamente istituzioni, associazioni e cittadini. Il treno partito alle 9.00 dalla Stazione Centrale di Catania, arriverà alla Stazione centrale di Palermo (ore 12.38) presso la quale si terrà una cerimonia solenne in memoria delle vittime siciliane, con un momento di preghiera e la piantumazione dell’Albero del Ricordo.
«Per portare a conoscenza della vittima, una donna in pericolo, le informazioni utili per trovare immediato sostegno – spiega l’assessore regionale Antonio Scavone – abbiamo realizzato un QR Code che rimanda a una pagina web www.tunonseisola.it dove sono presenti tutti i CAV (Centro Antiviolenza) siciliani. La Settimana #tunonseisola, che inizia lunedì mattina – con il treno speciale che parte dalla Stazione di Catania e arriva a Palermo - è accompagnata da una serie di misure e iniziative legislative che abbiamo messo a punto in questi mesi. Dal 2000 a oggi le donne uccise in Italia sono 3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge o ex partner: dobbiamo agire per arrestare quest’onda che sta travolgendo la società».
«Abbiamo voluto creare una campagna di sensibilizzazione partendo proprio da un messaggio positivo di fiducia e ottimismo – sottolinea la Consigliera di Parità della Regione Siciliana Margherita Ferro – c’è sempre qualcuno che ti può aiutare, che tende la mano, e in questo caso sono le istituzioni che si avvicinano per creare un contesto di fiducia e offrire tutti gli strumenti per consentire a chi subisce violenza di liberarsi dalla morsa psicologica e fisica del suo aggressore. Il "filrouge" è il leitmotiv che abbiamo scelto per accompagnare il progetto: il filo - nella sua accezione più negativa - può intrappolare come una ragnatela; il filo può essere utilizzato per legare, stringere, annodare, bloccare, trattenere, dividere. Ma il "filo" del nostro progetto unisce, racconta la "rete" creata per sostenere le donne; è il filo che ci lega alla vita; il filo della matassa che conduce a una risoluzione del problema; è il nodo che si scioglie e si libera; il filo che orienta e che diventa guida per ritrovare la strada perduta».
“La violenza non solo indebolisce le donne ma mina le basi della società intera, quindi è necessario agire a livello sia politico che educativo per combattere gli stereotipi sessisti e aiutare gli uomini a fare propria la lotta contro le discriminazioni basate sul sesso e la violenza contro il genere femminile”. Lo ha sottolineato il Direttore Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay.
L’uguaglianza di genere e la lotta al femminicidio rappresentano una delle priorità globali dell’UNESCO e l’impegno dell’Organizzazione, su scala mondiale, concorre all’Obiettivo n.5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile: “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”.
Credits: AltraSicilia