Innovation Food 4.0: dall’agricoltura alla pesca, dalla grande distribuzione alla ristorazione, le nuove tecnologie danno nuovo impulso a tutto la filiera del cibo Made in Italy, sicuro e di qualità.
Per il Mipaaf “la blockchain rappresenta un’opportunità importante per il settore agroalimentare. Non a caso nella legge di bilancio è citata solo in relazione all’agricoltura e all’agroalimentare. Un segnale importante. Come lo è il fatto che anche il Crea stia lavorando su questo strumento, sul versante della ricerca delle soluzioni adatte alle colture e ai prodotti tipici del made in Italy”.
Lo ha detto l’8 gennaio la ministra Teresa Bellanova a Foggia, partecipando al convegno ospitato presso la camera di commercio sul tema “Agrifood, blockchain e tracciabilità”.
“Vogliamo lavorare insieme al ministero dello Sviluppo economico - sostiene la ministra Bellanova - per sperimentare le potenzialità della blockchain per assicurare tracciabilità delle nostre produzioni, avvicinare consumatori a produttori rendendo trasparente ogni passaggio.
La blockchain è uno strumento importante e, nel contesto più ampio dell’innovazione in agricoltura, va utilizzato al meglio per raggiungere i veri obiettivi che sono la valorizzazione del reddito degli agricoltori, la massima informazione dei cittadini, la sostenibilità economica, sociale, ambientale”.
“Food 4.0 presenta un duplice aspetto di interesse. Per un verso, tecnologie accessibili ma sofisticate - note per rendere sicure e trasparenti le transazioni finanziarie - servono come strumenti di tracciabilità e sicurezza per i prodotti alimentari nei confronti dei consumatori”, sottolinea Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Regionale delle Cooperative Italiane. “Per altro verso è un’opportunità per rafforzare in termini di mercato la qualità del cibo Made in Italy, dall’agricoltura alla pesca, dai prodotti freschi a quelli trasformati. A partire proprio dalla blockchain, un registro digitale accessibile a tutti, anche dal proprio smartphone. Seduti a tavola, a casa come al ristorante, è possibile leggere passo passo, seguendolo lungo tutta la catena di distribuzione, la storia di come e quando ogni prodotto sia stato lavorato, trasformato, trasportato e infine sia arrivato sul proprio piatto. L’innovazione tecnologica riguarda tutti gli aspetti della filiera e del ciclo di produzione, con un maggior rispetto anche dell’ecosistema, per quanto riguarda gli sprechi e gli scarti. Infine, l’innovazione Food 4.0 in tutti i suoi aspetti, dal settore vitivinicolo a quello ittico, dalla grande distribuzione alla ristorazione, è per sua natura perfettamente sostenibile.”.
Ma Food 4.0 guarda anche al settore ittico. “La tecnologia basata sulla blockchain può risolvere il problema della tracciabilità di molti prodotti soprattutto quelli alimentari”, afferma Giovanni Basciano, responsabile Pesca Agci Sicilia.
“Produzioni agricole ma anche prodotti ittici potranno cosi dare il massimo delle certezze ai consumatori che dovrebbero essere sempre più attenti alla qualità ed alla provenienza dei prodotti alimentari.
Le produzioni ittiche, le cui richieste sono in continuo aumento su tutti i mercati, necessitano sempre più di garanzie per il consumatore; il protocollo di certificazione previsto da questa tecnologia, potrà rispondere all'esigenza di conoscere tutti i passaggi che il prodotto acquistato ha subito e la loro corretta esecuzione, offrendo cosi la massima certezza che tutto quanto previsto delle norme sia stato rispettato e non perché attestato da una unica fonte di certificazione, ma da una serie di certificazioni per ogni singolo passaggio. Ci impegneremo affinché le nostre imprese possano cominciare ad utilizzare queste metodologie per migliorare il loro posizionamento e l'apprezzamento dei loro prodotti.”
L’itticoltura è un settore in forte espansione; la CEE prevede una crescita annuale del 3,1% e del 112% nell’intero periodo 2014-2030. Il settore conta 820 aziende in Italia, una forte presenza nel Mediterraneo attestata dalla presenza di oltre 5000 impianti. La dimensione resta ancora per lo più artigianale, priva degli elementi della dimensione industriale tipici di altri settori. Obiettivo primario dell’impiego delle misure e degli strumenti per l’innovazione Industry 4.0 applicati alla pesca, è agevolare la transizione del settore dell’itticoltura dalla dimensione predatoria della pesca a quella industriale di vera e propria “fabbrica del mare”, integrando l’itticoltura nel sistema trainante per l’economia nazionale dell’agroindustria.
“Sempre più cittadini, nel mondo e nel nostro Paese, chiedono sicurezza alimentare, tracciabilità, informazione trasparente sulla provenienza dei prodotti agricoli e sulla loro trasformazione”, ha aggiunto Bellanova.
“Un' esigenza a cui dobbiamo saper rispondere adeguatamente perché i consumatori devono diventare i nostri migliori alleati nel promuovere e valorizzare sulle nostre tavole e nel mondo la qualità del nostro made in Italy, l’unicità, eccellenza e tipicità del nostro agroalimentare a partire dal binomio buona agricoltura-buon cibo. E quando parliamo di Agricoltura 4.0 parliamo anche di questo: ricerca, innovazione, informazione trasparente, sicurezza alimentare, sostenibilità”
“Rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda del Paese: questo è l’obiettivo che già nella legge di bilancio appena approvata trova le prime importanti conferme - conclude la ministra - ad iniziare dai 600 milioni in più che mettiamo a disposizione del settore, dall’azzeramento dell’Irpef agricola che significa risorse per investimenti, dalle misure per donne e giovani, la più straordinaria leva per l’innovazione su cui possiamo contare. Ma dire l’agricoltura torna protagonista significa anche aver fatto spazio all’Agricoltura 4.0. Con il fondo per estendere al settore la misura di Impresa 4.0 per l’agricoltura di precisione e con il fondo per lo sviluppo di processi innovativi, agricoltura di precisione, anche attraverso la blockchain. Parola che nella legge di bilancio è citata solo a questo proposito e solo in relazione all’agricoltura e all’agroalimentare. E poiché anche in questo caso il tempo non è una variabile indipendente, gli uffici del Mipaaf sono già al lavoro per presentare i decreti attuativi previsti per queste e per tutte le misure della Legge di Bilancio”.
Credits: AltraSicilia