Assisi, rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese, stakeholders e cittadini sensibili alle tematiche ambientali al convegno sulle politiche green e di sviluppo sostenibile per azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050.
Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato oggi, in occasione della presentazione, il Manifesto di Assisi “Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”.
L’iniziativa è promossa da Symbola, Sacro Convento di Assisi, Rivista San Francesco, Coldiretti, Confindustria, Enel, Novamont e vede già più di 2.000 adesioni di rappresentanti di istituzioni, mondo economico, politico, religioso e della cultura.
Oltre al premier Conte, alla presentazione del Manifesto nel Salone Papale del Sacro Convento di Assisi sono intervenuti il ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e il presidente Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Stefano Zamagni.
Presente al Convegno anche il movimento cooperativo italiano, sensibile e vicino al mondo della sostenibilità. L’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, rappresentata da Angelo Chiorazzo, vicepresidente vicario, e fondatore della società cooperativa Auxilium. L’Agci si pone l’obiettivo di diventare plastic free, attraverso campagne, eventi di sensibilizzazione, oltre che adottando comportamenti e misure concrete per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. “Il Manifesto di Assisi è una svolta ‘epocale, culturale e spirituale’ - dichiara Chiorazzo - perché per la prima volta in Italia si trovano insieme non singole realtà, ma tutte le componenti della società: dal mondo economico e produttivo a quello delle Istituzioni, dal mondo della ricerca a quello dell’informazione, dal grande manager all’uomo della strada”.
“Agci Sicilia aderisce pienamente ai contenuti espressi dal Manifesto di Assisi”, dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. “Facendone nostri i principi e finalità, crediamo che la Green Economy renda più competitive le nostre imprese e susciti posti di lavoro attraverso un modo di produrre legato alla qualità, alla bellezza, alle esperienze positive di comunità e territori. E fa della coesione sociale un fattore produttivo coniugando empatia e tecnologia. Problemi come le diseguaglianze sociali e territoriali, l’illegalità e l’economia in nero, una burocrazia inefficiente e provocante: non c’è nulla di sbagliato che non possa essere combattuto insieme e corretto, per provare a costruire un mondo più sicuro, civile e gentile”.
“Le cooperative hanno nel loro dna la sostenibilità”, sottolinea Angelo Chiorazzo, “perché tendono a produrre rispettando l’ambiente e creando solidarietà nelle comunità territoriali. Le cooperative nel mondo contribuiscono all’equità e alla giustizia sociale e sono considerate un attore chiave dalle Nazioni Unite per il raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030”.
“Tutti sono chiamati a impegnarsi – conclude Chiorazzo - per raggiungere l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050 e il Manifesto di Assisi è una straordinaria occasione per iniziare un cammino comune, che ha come orizzonte un mondo migliore”.