In più di mezzo secolo di vita l’Ircac, l’istituto regionale per il credito alla cooperazione, ha erogato una massa finanziaria di oltre 3 miliardi e mezzo di euro, concessi alle coop ad un tasso di interesse che attualmente è pari allo 0,20% annuo.
Dal 7 febbraio 1963 oltre 13 mila finanziamenti fra crediti diretti ed indiretti, una vera e propria attività anti-usuraia, significativa in un periodo in cui gli istituti di credito ordinari concedono con crescente difficoltà credito alle imprese cooperative, spesso sottocapitalizzate e in forte crisi di liquidità.
“Il traguardo di cinquantasette anni di attività sancisce l’importante e storico ruolo che l’Ircac ha svolto a sostegno delle imprese cooperative siciliane”, sottolinea Michele Cappadona presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. “Questo va riconosciuto nell’imminenza della sua fusione con la Crias per costituire l’Irca, il nuovo istituto regionale di credito agevolato fortemente voluto dal governo Musumeci, in particolare dal vicepresidente ed assessore all’Economia Gaetano Armao.
Un riconoscimento particolare va dato al personale, che ha sempre saputo garantire un interlocuzione efficiente, rapida e costante nei confronti delle cooperative. Se nel passato, sulle politiche di gestione, vi è stata anche una non coincidenza di vedute tra consiglio di amministrazione e il mondo della cooperazione nella sua interezza, non possiamo invece che dare atto dell’ottimo lavoro svolto finora dall’attuale presidente f.f. Adolfo Landi“.
“Il progetto di concentrazione degli istituti di credito alle imprese, che inizialmente comprendeva anche l’accorpamento dell’Irfis, non si è ancora concretizzato. L’Agci Sicilia “, continua Michele Cappadona, “è ovviamente favorevole ad una riorganizzazione degli istituti finalizzata ad una più efficiente gestione delle risorse in favore delle attività produttive, ma occorre anche che le risorse adeguate ci siano effettivamente e vengano gestite con competenza. Auspicando a breve la soluzione dell’attuale blocco delle erogazioni dei finanziamenti Ircac alle cooperative, dovuto agli effetti del decreto legislativo 118/2011, occorre inaugurare una nuova politica di accorta ed efficiente programmazione, in modo che non possa mai più accadere che per mesi si interrompa il flusso del credito di cui le imprese oggi hanno così drammaticamente bisogno. Il confronto diretto e costante con i rappresentanti del tessuto produttivo è condizione essenziale per la crescita e sviluppo. Quando il dialogo è meno intenso o parziale e chi governa ne trascura l’importanza, invariabilmente calano i risultati di sistema attesi, la macchina amministrativa perde colpi, le politiche non collimano con le esigenze del territorio. In mancanza di adeguate procedure che consentano l’accesso al credito senza interruzioni nella gestione, misure strategiche come le Zes e le Zone franche montane o l’istituzione di cooperative di comunità rischiano di perdere efficacia. L’Agci Sicilia”, conclude Cappadona, “ha sempre manifestato ampia disponibilità di collaborazione sui temi concreti e non mancherà mai di dare il suo contributo per individuare obiettivi, proposte e soluzioni”.
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