Ulteriore aiuto di 5000 euro ad azienda: attivato un contributo a fronte di finanziamenti fiduciari concessi alle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, a valere sul Fondo Sicilia.
Economia bloccata, serve ossigeno e l’attivazione di ogni tipo di intervento aggiuntivo che possa sostenere le attività produttive. Regione Siciliana e Irfis destinano 30 milioni di euro per facilitare l’accesso al credito bancario da parte delle piccole e medie imprese siciliane, danneggiate dalla grave crisi economico e sociale causata dall’emergenza coronavirus.
La “misura straordinaria di liquidità” è un contributo sugli oneri per interessi e spese di istruttoria relativi a finanziamenti chirografari della durata di almeno 15 mesi (di cui almeno 3 mesi di preammortamento), di importo non superiore a 100.000,00 euro, concessi dal sistema bancario e dagli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB alle imprese aventi sede in Sicilia.
“Sono sono stati messi a disposizione trenta milioni di euro come contributo sugli oneri per interessi e le spese di istruttoria per i finanziamenti”, spiega il vicepresidente della Regione Siciliana ed assessore all’Economia Gaetano Armao. “Un meccanismo che, attraverso il Fondo Sicilia gestito dall'Irfis, banca controllata dalla Regione, e in sinergia con tutti gli altri istituti bancari dell'Isola, consentirà di immettere seicento milioni di euro di liquidità per le aziende siciliane. Ciascuna azienda potrà chiedere un credito di esercizio per un importo massimo di centomila euro, per un periodo di 15 mesi, di cui almeno tre di pre-ammortamento”. In pratica, con il D.A. Economia n. 12 del 23.03.2020 almeno 6000 aziende potranno ricevere un contributo fino a 5000 euro per facilitare la concessione di finanziamenti chirografari sino a 100.000 euro, consentendo così l’erogazione di 600 MLN di credito alle imprese.
Il prestito chirografario è un finanziamento di tipo fiduciario, il cui rimborso è garantito dalla capacità reddituale e dal patrimonio del richiedente. A differenza di quanto avviene in un mutuo, un prestito di tipo chirografario non è assistito da ipoteca ed è concesso per un periodo di tempo inferiore, in genere compreso entro 10 anni.
Il prestito chirografario si distingue da altre forme di finanziamento perché il rimborso viene garantito personalmente dal debitore. La garanzia è rappresentata dalla firma del contratto, come indica il nome stesso (chirografario deriva dal greco antico e significa comprovato da un documento scritto). Più in generale, si parla di crediti chirografari quando il finanziamento non è coperto da garanzie personali (come la fideiussione) o reali (pegno o ipoteca).
Dal momento che non sono assistiti da ipoteca né da altri tipi di garanzie, i prestiti chirografari sono concessi per importi contenuti (fino a 30.000 euro). Possono essere richiesti sia dai privati, sia dagli autonomi e dalle imprese.
Il contributo MSL attivato dall'Irfis può essere concesso fino al 5% dell’importo del finanziamento bancario erogato, e comunque sino ad un massimo di 5.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria.
Le imprese beneficiarie dovranno dichiarare, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, di aver subito danni economici dall’emergenza epidemiologica COVID-19, consistenti nella temporanea interruzione/riduzione dell’attività svolta.
Nel rispetto dell’ordine cronologico con procedura a sportello e sino ad esaurimento delle risorse, il contributo sarà autorizzato-erogato dall’IRFIS FinSicilia direttamente alle banche e/o agli intermediari finanziari iscritti all’albo ex art. 106 TUB, previa attestazione da parte delle rispettive direzioni regionali dell’avvenuto perfezionamento-erogazione dell’operazione di finanziamento.
Le imprese beneficiarie dovranno dichiarare, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, di aver subito danni economici dall’emergenza epidemiologica COVID-19, consistenti nella temporanea interruzione/riduzione dell’attività svolta.
Garanzie: finanziamenti chirografari, anche eventualmente assistiti dalla garanzia diretta nella misura massima consentita rilasciata dal Fondo Centrale di Garanzia – ex L. 662/96.
Commissione di gestione. Per le attività connesse alla gestione della Misura è riconosciuto all’IRFIS FinSicilia un compenso una tantum pari allo 0,50% dell’importo del finanziamento, che rimane a carico dell’impresa beneficiaria e che sarà trattenuto dalla banca o intermediario finanziario ex art. 106 TUB all’atto dell’erogazione e versato a IRFIS.
L’importo complessivo delle agevolazioni de minimis concedibili all’impresa beneficiaria non può superare il limite previsto dai vigenti regolamenti UE nell’arco di tre esercizi finanziari.
Nell’ambito delle disponibilità connesse alla linea di intervento, per l’istruttoria delle domande inoltrate dalle banche o dagli intermediari finanziari ex art. 106 TUB verrà applicato il procedimento valutativo a “sportello” secondo l’ordine cronologico di presentazione all’Irfis della delibera di concessione del finanziamento da parte delle banche o intermediari finanziari. E’ prevista la sottoscrizione di una convenzione tra Irfis FinSicilia S.p.A.-gestore del Fondo Sicilia, e l’ABI, ovvero direttamente con le banche o intermediari finanziari.
Modello di autocertificazione per le imprese danneggiate da Covid-19
Credits: AltraSicilia