Anche in Sicilia, visto l’andamento della situazione epidemiologica, il governatore Nello Musumeci ha firmato una nuova ordinanza che, a partire da lunedì, consentirà il riavvio di numerose attività economiche e sociali nell’Isola.
“Se la ripartenza viene definita un ritorno alla normalità, c’è poco di cui essere ottimisti in Sicilia”, commenta Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane.
“La normalità per le imprese dell’Isola è la continua difficoltà di operare in un generale contesto di pre-dissesto pubblico e privato, una caduta controllata ma verticale e inarrestabile. Una crisi di sistema già presente prima della pandemia, accelerata da provvedimenti (targati Covid) dall’efficacia finora inconsistente per non dire fasulla, che per tempistica sono destinati solo ad esasperare gli animi in vista di un autunno che si prospetta purtroppo buio e disperato. Le prospettive di cui si dibatterà negli Stati Generali voluti dal premier Conte, necessari alla programmazione delle enormi risorse europee messe in campo, cui attingere per il rilancio economico del sistema Italia, non produrrà effetti prima del 2021. Ottimismo significa oggi evitare a tutti costi il morso dell’usura e sperare che la pandemia non riprenda vigore dopo l’autunno (e che mai la Sicilia venga investita dalla stessa micidiale virulenza che ha colpito regioni come la Lombardia). L’unica misura possibile è il trasferimento vero, concreto e reale, di risorse economiche alle imprese, senza se e senza ma. Le decisioni che saranno prese tra i prossimi 15-30 giorni saranno cruciali e per tantissime aziende faranno la differenza tra fallimento e sopravvivenza”.
Fase 3. In particolare, dal 15 giugno anche in Sicilia potranno riaprire: sale giochi, sale scommesse e sale bingo; sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, nonché le fiere e i congressi; centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), centri culturali e centri sociali; comprensori sciistici; servizi ristorazione; attività dei servizi alla persona; stabilimenti balneari e spiagge di libero accesso.
E ancora: commercio al dettaglio; attività ricettive; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli dal vivo; Parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.
Lo svolgimento degli sport di contatto potrà ripartire da sabato 20 giugno, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione del contagio previste nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno, e previo decreto attuativo dell’assessore regionale dello Sport, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro giovedì prossimo.
Riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, l’attività sarà consentita a decorrere dal 22 giugno, previo decreto attuativo dell’assessore regionale delle Politiche sociali, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro domenica 21. Tutte le attività consentite, per prevenire il rischio di contagio, devono svolgersi secondo le modalità disciplinate della Linee guida.
Restano invariate le disposizioni precedenti in materia di prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura, mobilità e trasporti, prevenzione sanitaria.
Il testo integrale dell'Ordinanza del 13 giugno del presidente della Regione Siciliana
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