“Stato e Regione Siciliana puntano al rafforzamento dei confidi per sostenere la ripresa delle imprese. La conversione in legge del Decreto Rilancio rappresenta un primo intervento del governo nazionale a favore dei Confidi e delle piccole e medie imprese siciliane fortemente danneggiate dalla crisi della pandemia da Covid 19".
La legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77 del DL Rilancio, che trasforma i 32 Confidi 106 vigilati da Banca d’Italia in soggetti ‘finanziari’ capaci di erogare finanziamenti alle imprese, è in linea con le indicazioni della Legge di Stabilità regionale (l.r. n.9 del 2020) tesa ad incentivare le concentrazioni dei consorzi fidi capaci di interpretare e sostenere le esigenze di sviluppo delle aziende". Così il vicepresidente e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, commentando la norma del decreto Rilancio convertito in legge a favore dei Confidi.
“In particolare – ha precisato - l’articolo 10 della manovra regionale ha previsto venti milioni di euro per la concentrazione e patrimonializzazione dei consorzi fidi, per le agevolazioni e il supporto alle imprese. All’erogazione si procederà tramite il Fondo Sicilia gestito dall’Irfis-Finsicilia. Definita la riprogrammazione delle risorse extraregionali, è imminente infatti l’emanazione delle direttive di attuazione propedeutiche alla pubblicazione del relativo bando”, ha concluso il vicepresidente.
"Esprimiamo soddisfazione per la valorizzazione del ruolo dei confidi, che emerge concretamente dalle politiche adottate, attraverso il DL Rilancio, dallo Stato e con la Legge di Stabilità, dalla Regione", dichiara Michele Cappadona, presidente regionale Associazione Generale delle Cooperative Italiane. "La Sicilia ha enormemente bisogno di un ampliamento e rafforzamento degli strumenti per l'accesso diretto al credito. Il potenziamento delle facoltà d'intervento dei confidi agisce nella direzione giusta ed è sicuramente una misura concreta di reperimento di liquidità per la ripartenza e lo sviluppo delle imprese siciliane".