Associazione Generale delle Cooperative Italiane, si è svolto ieri 25 novembre 2020 il XVI Congresso della Federazione regionale siciliana. Eletti i nuovi organismi per il prossimo quadriennio.
L’assemblea congressuale AGCI Sicilia ha confermato presidente Michele Cappadona.
L’Associazione Generale delle Cooperative Italiane ha celebrato ieri il suo XVI Congresso regionale, in videoconferenza secondo le disposizioni per l’emergenza sanitaria.
Ai lavori, presieduti da Giovanni Basciano, responsabile AGCI Pesca, sono intervenuti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il vicepresidente regionale ed assessore all’Economia Gaetano Armao, l’assessore all’Istruzione e formazione Roberto Lagalla, l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, il presidente della Commissione Bilancio Ars Riccardo Savona, il deputato regionale Giuseppe Lupo componente Commissione “Esame delle attività dell’Unione Europea”, il deputato regionale Edi Tamajo componente Commissione Statuto, il presidente Confcooperative Gaetano Mancini, il presidente di Legacoop Filippo Parrino, e numerosi altri relatori, rappresentanti di imprese cooperative, presidenti provinciali e dei settori produttivi AGCI, dirigenti e soci di cooperative, revisori. I lavori sono stati chiusi dal presidente nazionale AGCI Giovanni Schiavone.
Numerosi i punti trattati dalla relazione del presidente Michele Cappadona, che hanno spaziato dall’analisi dell’emergenza economica causata dalla pandemia alla gestione delle misure di ristoro e per la ripartenza delle imprese, al credito, alla necessità di una sempre più stretta interazione con il governo regionale per costruire l’impianto delle nuove politiche di sviluppo necessarie per il futuro della Sicilia.
“Per la ripartenza della Sicilia occorre guardare verso obiettivi concreti e sostenibili”, ha sottolineato Cappadona. “Innanzitutto il Brand Sicilia: turismo, beni culturali e produzioni alimentari tipiche, asset fortemente connessi con la nostra identità territoriale. Due punti critici storici per lo sviluppo della Sicilia sono certamente un’amministrazione di qualità e le risorse pubbliche per le infrastrutture materiali e immateriali. La semplificazione amministrativa in Sicilia è, oggi, solo un’espressione linguistica. In coerenza si pone l’iniziativa AGCI che propone l’istituzione del SURAP – Sportello Unico Regionale Attività Produttive, una struttura di intensa interazione operativa Regione-Associazioni d’impresa”.
Tra i diversi punti della programmazione illustrati per il prossimo quadriennio, Michele Cappadona ha annunciato “ la ferma volontà dell’Associazione Generale delle Cooperative di costituire un incubatore di imprese in Sicilia, uno strumento che riteniamo ormai indispensabile per suscitare, mettere insieme, accelerare e far crescere le iniziative più visionarie e creative che i nostri giovani sapranno immaginare; per la promozione di idee d’impresa e attività innovative; per la contaminazione di buone prassi e l’interazione tra strutture pubbliche e private che operano ricerca ed il tessuto imprenditoriale, verso cui trasferire competenze e strumenti di sviluppo come le tecnologie abilitanti 4.0. Questo tanto nel manifatturiero quanto per il settore delle imprese culturali e creative”. Sulla scorta di quanto già fatto a livello nazionale con il DL Rilancio, Cappadona ha spiegato che servono ulteriori misure regionali di liquidità, di carattere straordinario: “Per il rilancio delle microimprese, devono essere garantite nuove linee di microcredito le cui modalità di accesso, fino ad almeno 30.000 euro, prescindano da merito creditizio e parametri di fatturato. Inoltre, ancora più robusti interventi di fiscalità di vantaggio e decontribuzione per la nuova occupazione giovanile e femminile”.
Nel suo intervento, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha dichiarato che seguirà personalmente con attenzione le proposte AGCI illustrate nella relazione del presidente Cappadona che saranno rappresentate nei confronti dell’Assessorato alle Attività produttive e del Governo regionale. Questo a partire dall’attuazione della legge sulle Cooperative di comunità, così come sull’attuazione, rafforzamento e ampliamento delle politiche per l’attrazione di investimenti, sviluppo d’imprese e valorizzazione del territorio, attraverso strumenti quali zone ad economia speciale, zone turistiche e zone franche montane.
Il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao ha voluto ricordare come nella legge 9/2020 di stabilità regionale la Regione abbia destinato 100 milioni per il rafforzamento del patrimonio Ircac, l’istituto regionale di credito alle imprese cooperative.
Apprezzamento, da parte dell’assessore all’Economia, per le linee programmatiche espresse dall’AGCI per il prossimo quadriennio, in particolare sul criterio del massimo coinvolgimento e interazione tra mondo delle imprese e governo regionale in vista di un efficace processo di rilancio post-Covid. Secondo Armao, è urgente disegnare il quadro delle necessarie politiche di sviluppo e ripartenza, che potranno valersi delle risorse del Recovery Fund destinate alla Sicilia, nella cui elaborazione devono partecipare a pieno titolo le imprese. Le linee guida principali – ha concluso Armao – mireranno alla realizzazione di importanti investimenti verso infrastrutture, digitale, green economy, innovazione.
Credits: IlGazzettinodiSicilia