Al via la seconda fase siciliana di “Garanzia Giovani”, che contiene diverse novità: include disoccupati fino a 35 anni e, primo caso in Italia, procedure da remoto per attivare i tirocini.
L’assessore al Lavoro Antonio Scavone e il nuovo dirigente generale del dipartimento Lavoro, Gaetano Sciacca, hanno presentato al tavolo di lavoro convocato sulle politiche attive regionali l’avvio della seconda fase di ‘Garanzia Giovani’, i cui bandi sono pronti. Il nuovo Programma ha una dotazione finanziaria di 165 mln di euro e si articola in tre diverse azioni: la formazione in competenze professionali, l’attivazione di tirocini e la formazione per la creazione d'impresa.
L'azione dei tirocini avrà una dotazione di 58 mln e interesserà sia giovani “Neet” (entro i 29 anni, non studenti e non impegnati in riqualificazione professionale), sia disoccupati di età fino a 35 anni. I tirocini avranno durata di sei mesi e l'avvio riguarderà anche percorsi da realizzare in modalità agile per la contingenza dell'emergenza Covid. L'indennità mensile prevista è pari a 300 euro, che sale a 500 euro per i soggetti disabili. Il tirocinio prevederà una durata non superiore a 30 ore settimanali. Saranno attivate anche misure relative alla formazione per la creazione d'impresa e all'accompagnamento al lavoro con incentivi diretti all’occupazione in varie forme.
A illustrare le novità è Vincenzo Silvestri, delegato dalla “Consulta regionale Consulenti del lavoro della Sicilia” a partecipare al tavolo delle politiche attive: “Il dirigente generale Sciacca ha emanato una direttiva che, di fatto, organizza tutta l’attività di registrazione e profilazione dei giovani da remoto. Stessa cosa potranno fare gli enti accreditati, che potranno erogare le misure di loro competenza a distanza. Scelta molto coraggiosa - sottolinea Silvestri - che pone la Sicilia, in questo momento, ai vertici del panorama nazionale nella sperimentazione di queste modalità. Auspichiamo che, superata l’emergenza sanitaria, si possa continuare a usare la modalità da remoto, perché per una regione dalle dinamiche così complesse e nella quale, purtroppo, il tasso di disoccupazione rimane altissimo, occorrono misure che semplifichino e che, nello stesso tempo, amplifichino l’efficacia dei servizi per il lavoro. E la modalità da remoto ha tutte le caratteristiche per potenziare l’offerta di tali servizi”.
“Apprezziamo l’impulso dato dall’assessore Antonio Scavone e dal direttore del dipartimento Lavoro Gaetano Sciacca alle nuove misure su formazione, tirocini, creazione d’impresa contenute nel programma ‘Garanzia Giovani 2’ di cui sono stati annunciati i bandi”, dichiara Silvana Strano, vicepresidente nazionale AGCI Solidarietà, il settore dell’Associazione Generale Cooperative Italiane che si occupa di politiche sociali. “È un segnale importante di ripresa, un’iniziativa che guarda concretamente al futuro perché dedicata espressamente ai nostri giovani, il capitale umano della Sicilia che merita ogni nostro sforzo e investimento. Bene anche le nuove procedure telematiche di gestione dei tirocini, un passo in più nella giusta direzione dell’efficienza e della semplificazione nella pubblica amministrazione”.
“Il Programma ‘Garanzia Giovani 2’ - conclude Rosalia Lo Brutto, presidente della Consulta regionale Consulenti del lavoro - da solo non può bastare a risolvere il problema dell’occupazione in Sicilia. Ma la combinazione fra l’avvio di ‘Garanzia Giovani 2’ e la disponibilità delle risorse del ‘Recovery Fund’ potrebbe davvero rappresentare un’occasione unica e irripetibile per investire su quei settori, dalle infrastrutture alla digitalizzazione, che potrebbero fare risalire fortemente il tasso di occupazione in Sicilia aiutandola a colmare le diseguaglianze col resto del Paese”.
Credits: AltraSicilia