Impossibile inserire lo sgravio contributivo nell’F24: la burocrazia di Bruxelles blocca gli sgravi per il Sud del 30% sui contributi previdenziali.
L’Inps ha comunicato che attiverà, appena riceverà il nulla osta ministeriale, la possibilità per le aziende di accedere alla cosiddetta Decontribuzione Sud stabilita con la Legge di Bilancio 2021.
Si attendono i necessari passaggi con la Commissione Europea. Per gli aiuti di Stato è necessario infatti il perfezionarsi dell’iter previsto dalla normativa europea, ed è dunque infondata – precisa l’Istituto – ogni ipotesi di errori dell’Inps sull’attivazione della misura.

«La burocrazia impedisce l’applicazione immediata delle norme che dovrebbero sostenere le imprese. In questo caso si tratta addirittura degli sgravi del 30% degli oneri previdenziali per abbattere gli oneri del cuneo fiscale per le regioni del Sud. Ancora una volta si assiste alla mancanza di programmazione che non ha messo in atto procedure che evitassero il blocco degli aiuti per il prevedibile ritardo dovuto all’iter amministrativo», commenta Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, AGCI Sicilia. «Auspichiamo che il governo Draghi adotti immediatamente indifferibili politiche di semplificazione e un'attenta modalità di gestione degli interventi economici – in questo momento in cui qualsiasi misura agisce per arginare la crisi Covid – che renda possibile sempre la loro immediata attuazione tenendo conto per tempo di tutti i necessari passi burocratici per prevenire e impedire rallentamenti delle azioni di sollievo alle aziende».

«Niente alleggerimento del carico contributivo per le imprese del Sud Italia: nell’F24 in scadenza ieri non è stato possibile inserire lo sgravio dovuto». Lo sottolinea Salvatore Gangi, presidente del Comitato regionale Piccola Industria di Confindustria in Sicilia.
«Come da più parti paventato, lo sconto del 30% sulla quota Inps a carico del datore di lavoro, previsto nell’ultima legge di bilancio e ufficialmente in vigore dall’inizio dell’anno, resta per ora una ipotesi sulla carta, in attesa della purtroppo indispensabile autorizzazione della Commissione europea, al vaglio della quale la legge n. 178/2020 deve necessariamente passare.
Bloccata questa misura, ma non solo: intollerabile perdita di tempo anche per le assunzioni under 36 e di donne dal travagliato profilo lavorativo», spiega Ganci.
Decontribuzione Sud, cos’è
L’articolo 27 del Decreto Agosto prevede un esonero pari al 30% del versamento dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro privati, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail. La misura è stata prorogata con una progressiva riduzione della percentuale fino al 2029 dalla Legge di Bilancio 2021, e riguarda i rapporti di lavoro subordinato, ad eccezione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico. Le Regioni interessate alla decontribuzione sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Lo sgravio è pari:
– al 30% dei contributi previdenziali da versare fino al 31 dicembre 2025;
– al 20% dei contributi previdenziali da versare per gli anni 2026 e 2027;
– al 10% dei contributi previdenziali da versare per gli anni 2028 e 2029.
«In parole semplicissime: al momento la burocrazia di Bruxelles sta bloccando gli sgravi contributivi previsti dal Bonus»
«La burocrazia, in questo caso quella europea (anche se non è da escludersi qualche perdita di tempo a Roma, da parte del Ministero del Lavoro), ancora una volta si dimostra la più dolorosa fra le spine nel fianco degli imprenditori italiani e segnatamente meridionali», continua Ganci. «Tutto quello che il Bonus Sud voluto dall’ex ministro Giuseppe Provenzano ha messo sul “piatto” per tentare di aiutare le imprese, al momento risulta vanificato dalle lungaggini degli uffici comunitari.
Vero è che per le aziende coinvolte si tratta di uno slittamento della fruizione del beneficio, visto che lo sconto verrà comunque recuperato con un conguaglio, ma chi negli ultimi giorni ha dovuto pagare più del dovuto lo ha fatto in un momento ancora duro della lunga fase emergenziale che stiamo attraversando. Lo sgravio sarebbe stato graditissimo ora, non come conguaglio chissà quando».
Credits: IlGazzettinodiSicilia