Fidimed, la sfida per il secondo semestre 2021 e per tutto il 2022 è quella di consolidare il ruolo di partner delle imprese di dimensioni più contenute, partendo proprio da quelle più colpite dagli effetti della pandemia.
Alle Terrazze di Mondello, nello spazio all’aperto, oggi conferenza stampa di Fidimed sui sostegni alle imprese erogati lo scorso anno, sui risultati di gestione e sui nuovi Piani di finanziamento e sviluppo per il 2021 e il 2022. Nel 2020 ben 100 milioni di finanziamenti alle imprese in 18 regioni e 61 province. Gaetano Armao: “Contributi Irfis per aggregazioni Confidi, a breve l’avviso per accedervi”.
Passare da 100 a 200 milioni di finanziamenti erogati. Con l’ambizioso obiettivo fissato per quest’anno dal piano industriale di erogare alle imprese italiane finanziamenti per oltre 200 milioni di euro, il 2021 sarà l’anno del raddoppio per Fidimed, intermediario finanziario 106 vigilato da Bankitalia che, partendo dalla Sicilia, si è affermato su tutto il territorio nazionale divenendo una struttura riconosciuta di eccellenza in ambito finanziario.
Le nuove linee di finanza anche quest’anno vedono in pole position il progetto di successo “Easy Plus” per la liquidità immediata - un chirografario da 25mila a 300mila euro, erogato in pool con Banca Progetto, che si è affermato nel Paese come uno dei prodotti più innovativi e apprezzati dal mercato - , oltre agli altri prodotti finanziari tradizionali.
“Obiettivo primario del 2021 è quello di accelerare l’espansione di Fidimed – ha annunciato in conferenza stampa l’A.d., Fabio Montesano - . Siamo disponibili a procedere con ulteriori fusioni per incorporazione di altri confidi minori su tutto il territorio nazionale, anche con lo scopo sociale di non disperdere il patrimonio di conoscenze delle economie dei territori e di tutelare i lavoratori di queste strutture fortemente penalizzate dallo status di confidi non vigilati che ne limita l’operatività rispetto a ciò che richiede il mercato”.
“Soddisfazione per l’ottimo risultato di Fidimed, consorzio fidi aderente all’AGCI, che oggi a Palermo ha approvato un brillante bilancio che certifica una forte crescita nonostante la crisi pandemica. Il confidi siciliano ha immesso nel sistema produttivo nazionale liquidità per oltre 100 milioni di euro, di cui 70 milioni sotto forma di erogazioni dirette alle imprese e 30 milioni come garanzia su crediti concessi dalle banche convenzionate”, commenta Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. “I lusinghieri numeri di bilancio dicono che la base associativa Fidimed è cresciuta di quasi il 10% a circa 3.000 aziende”.
Il consorzio fidi nel 2020 ha ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale: classificazioni a Npl (“non performing loans”, sono i cd i crediti deteriorati) calate del 30%, patrimonio netto cresciuto del 24%, indice Total capital ratio (che misura la solidità patrimoniale) pari al 19,2%, di gran lunga superiore al 6% minimo assegnato dai parametri di Vigilanza, Cost income ratio (che misura l’efficienza gestionale) dimezzato al 64,5%.
“Estremamente significativi ed importanti gli indirizzi Fidimed dei piani d’investimento e di sviluppo, rivolti alle imprese di minori dimensioni e provate dall’emergenza covid-19", conclude Cappadona. "Bene l’annuncio dato dall’assessore all’Economia Gaetano Armao della prossima pubblicazione dell’avviso sui contributi Irfis per favorire le aggregazioni confidi, attori strategici per la ripartenza del tessuto produttivo siciliano”.
Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia, ha osservato: “La necessità di favorire il processo di aggregazione dei confidi siciliani così come il loro rafforzamento patrimoniale è stato uno degli obiettivi principali del Governo Musumeci. Ciò nella consapevolezza che costituisce un elemento imprescindibile per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese, soprattutto in momenti particolarmente difficili come quelli attuali, contrassegnati dal perdurare della crisi economica derivante dall’espandersi della pandemia da Covid-19, che ha colpito più pesantemente le Regioni del Sud e il loro tessuto produttivo. In questa direzione - ha ricordato Armao - sono stati stanziati, con la legge di Stabilità regionale 2020, ben 20 milioni di euro destinati, per l’appunto, alla concentrazione e alla patrimonializzazione dei consorzi fidi siciliani e, con decreto del Presidente della Regione del novembre 2020, sono state definite le relative disposizioni attuative, cui farà seguito a breve la pubblicazione dell’avviso per l’accesso ai contributi a cura di Irfis-Finsicilia. La crescita dì Fidimed conferma, ovviamente, la validità di tale impostazione”.
“Il fenomeno ‘Progetto Easy Plus’ ha affermato il ruolo di Fidimed su tutto il panorama nazionale grazie all’innovativa sinergia che lega Fidimed a Banca Progetto - ha aggiunto Dario Costanzo, responsabile Direct lending di Fidimed e presidente sezione Credito e Finanza di Sicindustria Palermo – . La sfida per il secondo semestre 2021 e per tutto il 2022 è quella di consolidare il ruolo di partner delle imprese di dimensioni più contenute partendo proprio da quelle più colpite dagli effetti della pandemia che, se ricevono il giusto sostegno, sono ancora in grado in riprendersi e tornare ad essere competitive sul mercato. Fidimed può fare, e farà, la differenza anche grazie ai nuovi prodotti che si stanno sviluppando.”
Soddisfatto Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di Banca Progetto: “Grazie al progetto ‘Easy Plus’, Banca Progetto, che si è specializzata nei servizi alle piccole e medie imprese, è andata a coprire anche il segmento del cosiddetto small business rispondendo alle esigenze di questa importante fetta di imprenditori italiani. Lo abbiamo fatto grazie a Fidimed, un partner che conosce in modo approfondito il tessuto imprenditoriale delle piccole aziende e possiede l’expertise necessaria per approcciare questo mercato. E ci siamo attrezzati con nuove risorse molto giovani – così come è nel dna della Banca che da sempre cavalca il tema dell’innovazione e della trasformazione digitale – che operano localmente garantendo una relazione diretta con l’azienda, per studiare insieme all’imprenditore la soluzione migliore”.
Credits: AltraSicilia