Sono 14.132 le domande trasmesse online dall'1 al 13 luglio per il "Bonus Sicilia - aree urbane", il contributo a fondo perduto con il quale la Regione siciliana sostiene il sistema produttivo colpito dalla pandemia di Palermo e Bagheria, Messina, Enna e Caltanissetta, Ragusa, Modica e Agrigento.
Alle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi aventi sede nelle aree urbane degli otto comuni siciliani che hanno un codice Ateco prevalente tra quelli previsti per ciascuna area territorale, saranno ripartiti 25.610.028,88 euro.
“È naturalmente apprezzabile ogni misura messa in campo dalla Regione Siciliana di sostegno all’economia in relazione all’emergenza da Covid-19”, dichiara Vincenzo Palazzotto, responsabile per la provincia di Palermo di AGCI Solidarietà, sigla di settore delle imprese sociali in cui ricade il comparto delle scuole materne dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. “Non possiamo però non segnalare - continua Palazzotto - che se gli aiuti vengono assegnati solo a particolari attività produttive, identificate da un preciso codice Ateco, la scelta dei codici delle attività non può essere 'calata dall'alto', decisa senza la consultazione e confronto con le associazioni di rappresentanza delle imprese. Non capiamo perché il comparto delle scuole materne, compreso nel codice Ateco ’85.10.00 Istruzione di grado preparatorio: scuole dell'infanzia, scuole speciali collegate a quelle primarie’, risulti ammesso al Bonus Sicilia sia a Ragusa che a Modica ma non a Palermo. Altrettanto incomprensibile è constatare che è stato escluso dal contributo a Palermo il comparto degli asili nido, compreso nel codice Ateco '88.91.00 Servizi di asili nido; assistenza diurna per minori disabili', mentre viene ammesso a Caltanissetta. È evidente il rammarico che il mancato confronto fra l’assessorato guidato dall’on. Mimmo Turano e le associazioni di rappresentanza, tra cui l’AGCI, non permetta di rendersi conto di quali siano stati i criteri con cui si siano inclusi od esclusi gli operatori economici, da un territorio all’altro".
"Il mancato coinvolgimento delle attività economiche danneggiate dal Covid19 nelle scelte che riguardano i sostegni pubblici non è un bel segnale", commenta Dario Cangialosi, presidente della Federazione Italiana Scuole Materne-Fism Palermo, eletto lo scorso 9 luglio dal congresso provinciale cui hanno partecipato i delegati di 167 scuole materne del territorio palermitano. "La programmazione di una seria politica di aiuti per il sostegno e rilancio del territorio non può essere attuata senza ascoltare i rappresentanti delle attività produttive e con decisioni unilaterali. Auspichiamo - conclude Cangialosi - maggiore dialogo e confronto tra decisori politici e destinatari delle misure di aiuto per la ripresa economica e che venga dato il giusto riconoscimento al ruolo di scuole materne e asili nido non soltanto per l’aspetto educativo e sociale, ma per il grande insostituibile supporto in favore delle famiglie, specialmente in questo momento delicatissimo in cui l'intero tessuto economico e sociale è tuttora fortemente impegnato a contrastare le gravi conseguenze dell'emergenza Covid-19”.
Il contributo “Bonus Sicilia Aree Urbane” è previsto per tutte le istanze in regola presentate entro i termini e sarà concesso per un importo massimo di cinquemila euro sulla base della dotazione finanziaria assegnata a ogni comune diviso il numero di istanze ammesse.
Di conseguenza, in via esemplificativa dividere la dotazione finanziaria di Palermo, pari a 7.928.873,60 €, per 5.493 domande pervenute porterebbe teoricamente ad assegnare almeno 1.443,45 € a ciascun soggetto che ha presentato istanza.
Secondo i dati elaborati da InfoCamere le oltre 14mila domande presentate tra il primo e il tredici luglio provengono per il 60 per cento da imprese individuali e toccano ben 634 codici ATECO diversi.
L’Area urbana di Palermo si è confermata, rispetto alle prime rilevazioni, la prima in termini di domande trasmesse con ben 5.493 istanze. Al secondo posto Messina con 3.119 istanze seguita da Ragusa (1.532), Modica (1.163), Caltanissetta (1.037), Agrigento (632), Bagheria (599) ed Enna (557).
Le risorse disponibili per il Bonus, pari a 25.610.028,88 €, sono state ripartite su base territoriale come segue: Agrigento, 1.657.000,00 €; Bagheria, 2.278.346,88 €; Caltanissetta, 2.285.000,00 €; Enna, 2.285.000,00 €; Messina, 4.633.808,40 €; Modica, 1.261.667,00 €; Palermo, 7.928.873,60 €; Ragusa, 3.280.333,00.
Credits: Altra Sicilia
(Foto di copertina: Bimbi - ph. Nathan Dumlao on Unsplash)