Antonio Scavone: «Il governo della Regione ha ben presente la situazione di difficoltà dei Comuni nell'erogazione di un servizio essenziale come questo, la cui spesa è spesso incompatibile con le disponibilità dei bilanci degli enti locali».
L'assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali ha trasferito altri 6,2 milioni di euro ai Comuni siciliani per il pagamento delle rette di ricovero relative alle persone con disabilità psichica. A darne notizia, l'assessore regionale Antonio Scavone.
«Con queste ulteriori risorse - afferma Scavone - abbiamo trasferito agli enti locali isolani, per il 2021, un totale di 24 milioni di euro necessari per il pagamento della quota sociale della retta di ricovero dei disabili psichici. Le somme sono state assegnate sulla base delle schede di rilevazione 2020 trasmesse dai Comuni, che riportano il numero dei disabili mentali ricoverati e il periodo della loro permanenza presso le comunità alloggio». Sono in totale 2290 le persone con disabilità psichica in Sicilia ricoverate nel 2020.
«Il governo Musumeci - continua Scavone - ha ben presente le difficoltà dei Comuni nell'erogazione di un servizio essenziale come questo, la cui spesa è spesso incompatibile con le disponibilità dei bilanci degli enti locali. Occorre ora che si pensi a riorganizzare l'assistenza psichiatrica in maniera che ruoti intorno al Progetto terapeutico individualizzato e che si fondi sulla presa in carico globale dell'utente attraverso l'introduzione di percorsi assistenziali flessibili che prevedano oltre alla residenzialità anche attività domiciliari, sostegno socio-familiare, inclusione socio lavorativa e housing sociale».
«A breve - continua l'assessore - attraverso la cabina di regia permanente per l'integrazione sociosanitaria, istituita di concerto con l'assessorato alla Salute a inizio dell'anno, determineremo le risorse da corrispondere ai Comuni rispettivamente per la quota sanitaria e per quella socio-assistenziale, nonché le modalità di monitoraggio e controllo delle comunità alloggio per disabili psichici. Lo scopo è duplice: da un lato evitare i gravosi contenziosi, verificatisi in passato, tra amministrazioni locali e Asp, dall'altro venire incontro ai sindaci chiamati dalla normativa vigente all'onere complessivo della spesa di mantenimento dei disabili psichici in strutture di tipo familiare alternative ai presidi
Cappadona: “Sì alla riorganizzazione, ma sostenendo strutture e livelli di qualità esistenti. In Sicilia comunità alloggio che tutta Italia ci invidia”
«Assistenza disabili psichici e comunità alloggio. L’assessore Scavone annuncia che il Governo Musumeci si è posto l’obiettivo di riorganizzare il sistema regionale di assistenza psichiatrica introducendo percorsi assistenziali flessibili, che prevedano anche attività innovative e servizi diversi dalla residenzialità, utilizzando la cabina di regia permanente per l'integrazione sociosanitaria istituita di concerto tra gli assessorati alle Politiche sociali e alla Salute. Naturalmente, la riorganizzazione dovrà comportare la soluzione delle persistenti criticità, in cima alle quali restano i ritardi cronici del pagamento alle imprese sociali che forniscono i servizi di assistenza per conto dei Comuni», osserva Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, AGCI Sicilia.
Le norme stabiliscono che il costo per la retta mensile dei disabili psichici in comunità alloggio è di 2.473,41 euro (comprensivo di IVA 5%). Secondo gli ultimi dati dell'assessorato (2020) gli utenti ospitati nelle comunità alloggio presenti in Sicilia sono 2.290, per un costo complessivo annuale di 67.969.306,80 euro.
«Da sempre i conti per l’assistenza non tornano. Il motivo del ritardo dei pagamenti per i servizi che enti e imprese sociali gestiscono direttamente nei confronti degli utenti e che debbono essere erogati dai Comuni risiede banalmente nella sempre più grave situazione di illiquidità degli enti locali. I circa 68 milioni di fabbisogno relativi ai disabili psichici in comunità alloggio”, spiega Cappadona, “sono stati finora solo in minima parte sostenuti dalla Regione, che attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, famiglia e lavoro fino al 2020 ha versato ai comuni circa 11 mln di euro l’anno. Dobbiamo riconoscere l’impegno dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone, che finora ha più che raddoppiato questa cifra annuale, trasferendo ad oggi 24 milioni di euro. Ma tale importo dovrà essere almeno raddoppiato entro la fine dell’anno. AGCI Sicilia - continua Cappadona - chiede che le associazioni di categoria siano coinvolte nei lavori della “cabina di regia Politiche sociali-Salute” che dovrà riorganizzare il settore. I servizi di prossimità tanto retoricamente decantati nelle strategie programmatorie astratte in Sicilia per quanto riguarda l’assistenza ai disabili psichici sono garantiti da strutture che tutta l’Italia ci invidia per la qualità dell’assistenza. È un sistema che va premiato con misure di tutela, certamente non va smantellato né abbandonato. Soprattutto in questo momento di crisi economica da Covid è impensabile non sostenere un settore con più di 1800 dipendenti nell’Isola. Molte amministrazioni comunali in difficoltà hanno addirittura proposto alle imprese sociali di diminuire i costi indicati dalle norme, eventualità che sottintende soltanto abbassamento della qualità dei servizi e ricorso al lavoro nero. Sarebbero invece opportune misure severe per garantire la regolarità dei pagamenti dei servizi di assistenza ai soggetti più fragili, fino alla nomina di commissari ad acta”. Conclude Cappadona: “Abbiamo fiducia che l’assessore Scavone saprà garantire che il Governo Musumeci assicuri le somme del fabbisogno economico indicato dalle norme, necessarie alla sopravvivenza delle comunità alloggio”.