AGCI Culturalia incontra il consigliere della presidenza del consiglio dei ministri, Ferruccio Sepe, per proporre un emendamento a sostegno della piccola e media editoria.
Eugenio Fusignani, presidente AGCI Culturalia: “Per la nostra Associazione, cui aderiscono molte piccole e medie cooperative culturali ed editoriali, è importante difendere il pluralismo dell’informazione attraverso norme che ne assicurino la valorizzazione, l’identità e la salvaguardia”.
Giovedì 18 Novembre, presso la sede del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, a Roma, si è tenuto un incontro tra il capo dipartimento, Ferruccio Sepe, il presidente di AGCI Culturalia, Eugenio Fusignani e la vicepresidente, Caterina Bagnardi.
Il dott. Sepe ha assicurato che i fondi per l’editoria sono sufficienti sia per il saldo 2020, che verrà erogato prima di Natale, sia per l’acconto 2021: “Le pratiche attualmente al vaglio del Dipartimento non hanno criticità e sono in corso le richieste per la correntezza contributiva”.
AGCI Culturalia ha sollevato, inoltre, il problema della clausola di salvaguardia (il contributo 2020 non può essere inferiore al contributo erogato per l’anno 2019), perché potrebbe esserne data applicazione solo ai giornali cartacei, escludendo così quelli digitali e i quotidiani esteri.
Dopo un approfondimento della norma e delle problematiche connesse a tale esclusione, il consigliere Sepe si è dichiarato disponibile ad una verifica di fattibilità.
Per il presidente di AGCI Culturalia, Eugenio Fusignani: “Proficuo l’incontro con il consigliere Sepe, che si è mostrato disponibile a sostenere il settore dell’editoria, soprattutto per tutelare la cosiddetta “comunicazione di prossimità”, il settore che include i giornali a tiratura locale, tipologia tipica delle testate che aderiscono ad AGCI. È importante che i parlamentari adottino trasversalmente l’emendamento che vogliamo proporre - ha continuato Fusignani - per sostenere, in particolar modo, l’informazione locale. Cultura e cooperazione sono un binomio indissolubile, rappresentano la base del pluralismo che ha il suo reale vivaio nei territori, dove le buone pratiche si sviluppano facendo nascere le voci vere, anche quelle editoriali. Dobbiamo muoverci per sostenere queste voci, uniche e originali, che rischiano purtroppo di spegnersi, specie se messe a confronto nel mercato coi grandi colossi dell’editoria”.
“Nel corso dell’incontro si è anche discusso di quelle che possono essere le basi per un nuova riforma che riveda i parametri attuali della legge, soprattutto alla luce dei cambiamenti che riguardano le nuove modalità di lettura in genere, in particolare quella dei giornali”, ha dichiarato Caterina Bagnardi, vicepresidente di AGCI Culturalia.
Al fine di tutelare le cooperative, ancora indebolite dalla crisi del COVID e dagli aumenti che riguarderanno l’acquisto carta, l’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) ha comunicato che provvederà a proporre, nella prossima Finanziaria, la presentazione di un emendamento di salvaguardia relativo alla proroga anche per il 2022 del sostegno per la diminuzione vendite.
Infine, il consigliere Sepe ha annunciato il nuovo studio comparativo sui contributi dell’editoria in Europa che verrà pubblicato sul sito del Dipartimento Editoria a breve. Questo studio sarà necessario per rappresentare con la giusta valenza i contributi a sostegno del pluralismo dell’informazione.
Credits: AltraSicilia