L’emergenza Covid non danneggia solo per calo di fatturato, ma per generale mancanza di circolante. Se in questo periodo committenti pubblici e privati non pagano, il danno finanziario alle imprese resta in tutta la sua devastante gravità.
L’emergenza economica causata dalla pandemia negli ultimi due anni ha colpito generalmente l’intero tessuto produttivo, ma in particolare anche il fragile tessuto siciliano delle micro e piccole imprese cooperative sottocapitalizzate, che non trova adeguato supporto finanziario dal sistema bancario.
“Le cooperative siciliane hanno bisogno di immediate misure di sostegno e integrazione di liquidità. Il calo di fatturato durante l’emergenza Covid, pur essendo un effetto diretto, non è il solo parametro del danno ricevuto dal sistema produttivo”, afferma Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. “Il rallentamento dei pagamenti da parte di committenti pubblici e privati e, di conseguenza, la generale mancanza di circolante, fa emergere come il danno finanziario alle imprese permane in tutta la sua gravità, con effetti allarmanti. Si sono moltiplicati e ampliati i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, aggravando la situazione di tutte le imprese creditrici, soprattutto quelle la cui attività prevalente è la fornitura di beni e servizi a Comuni ed enti locali. Elemento critico resta la liquidità. Caso emblematico, meritevole di speciale attenzione”, spiega Cappadona “è quello delle imprese del privato sociale, che garantiscono l’intero sistema di erogazione dei servizi di assistenza nel territorio in favore delle categorie più fragili. Il tessuto delle imprese sociali è insostituibile, senza alternative per l’utenza. Mettere a rischio la sopravvivenza di tali imprese significa anche rischiare l’interruzione immediata di servizi essenziali ed incomprimibili”.
“È un fattore di rilevante criticità generale, comunque”, sottolinea Cappadona, “che il sistema bancario non accetta più di anticipare alle imprese siciliane che operano in ogni settore i crediti per forniture di beni e servizi a Comuni o enti locali, anzi chiede il rientro delle somme anticipate e dopo molti mesi non ancora liquidate daila pubbliche amministrazioni.
Per questi motivi AGCI Sicilia chiede al Governo regionale l’adozione, a sostegno delle imprese cooperative di ogni settore produttivo, di misure di credito agevolato con tempi di istruttoria veloci, analogamente a quanto già avvenuto nella prima metà del 2020 con finanziamenti “smart” erogati dall’IRCAC a valere sul “Fondo Sicilia” grazie alla convenzione firmata con IRFIS Finsicilia”.
AGCI Sicilia chiede al Governo regionale l’attivazione di misure speciali di credito agevolato anche senza calo di fatturato: microcredito di liquidità e anticipi per fatture alle pubbliche amministrazioni, che pagano con grave ritardo
“Segnaliamo la necessità che tali misure non prevedano la necessità del requisito del calo di fatturato dal 2019 al 2020 in relazione all’emergenza Covid, semmai che tale elemento venga considerato nel costituire priorità a parità di condizioni. Questo”, spiega Cappadona, “perché tutte le imprese che hanno come committenti le pubbliche amministrazioni pur non avendo affatto avuto un calo di fatturato durante l’emergenza Covid, si trovano comunque in fortissima difficoltà per il ritardo nei pagamenti da parte di Comuni ed enti locali”.
Le tipologie di misure di credito agevolato che AGCI Sicilia chiede siano dedicate alle imprese cooperative riguardano:
- micro credito per integrazione di liquidità, fino a 30.000 euro;
- finanziamento agevolato a valere su credito da fatturato nei confronti di pubbliche amministrazioni, fino ad un importo di euro 200.000.
Le caratteristiche delle misure di finanziamento agevolato di cui si chiede l’attivazione sono quelle in atto già applicate dall’IRFIS a valere sul Fondo Sicilia:
- tasso zero;
- nessuna commissione o garanzia a carico dell’impresa;
- nessuna valutazione del merito creditizio ai fini dell’istruttoria e della concessione.
“Essenziale il mantenimento dell’istruttoria veloce”, conclude Cappadona “che garantisca l’eventuale erogazione entro 20 giorni dall’istanza. Il microcredito speciale alle imprese cooperative dovrebbe essere aggiuntivo rispetto ad altre misure di aiuto già percepite da Stato e Regione. Il finanziamento agevolato su crediti da enti pubblici potrebbe essere attivato come una semplice anticipazione una tantum ovvero con l’apertura di una linea di credito a tasso zero per la durata di quattro anni. La filosofia è fornire uno strumento efficace e concreto di sostegno alle cooperative dove la garanzia sono le stesse commesse pubbliche. Una risposta seria e adeguata da parte del Governo regionale per affrancare le imprese siciliane dai ritardi della cattiva burocrazia”.
Credits: AltraSicilia