La legge 13/2022 di stabilità regionale 2022-2024, approvata la notte tra il 13 e il 14 maggio con 22 voti favorevoli e 10 contrari su 70 deputati, è stata pubblicata con forte ritardo in Gazzetta sabato 28 maggio.
Una finanziaria non vagliata dalle commissioni di merito e dalla commissione Bilancio, decisa quindi in aula “al buio”, con un testo finale frutto della somma di tre maxi-emendamenti del governo, della maggioranza e dell’opposizione. In sostanza i parlamentari hanno approvato i contenuti di quello che loro hanno presentato, ma nessuno conoscendo complessivamente la manovra. Espressi da più parti dubbi di possibile impugnazione per mancanza di copertura economica.
«Soddisfazione AGCI per l’approvazione, nel contesto delle tante norme di questa difficile legge finanziaria regionale, di alcune disposizioni che danno compimento a specifiche proposte e battaglie da noi intraprese da tempo», commenta Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. «Vengono infatti istituzionalizzate le comunità cosiddette “STAR” nel campo delle attività di riabilitazione psichiatrica e psicosociale di assistenza territoriale, realizzate attraverso strutture residenziali terapeutico-riabilitative pubbliche di piccole dimensioni. Le STAR sono strutture abitative riabilitative che possono ospitare fino ad un massimo di otto posti letto, hanno le caratteristiche di civile abitazione e sono inserite in contesti urbani, favorendo l’integrazione dei residenti durante tutte le fasi del processo terapeutico-riabilitativo. Il testo normativo approvato è coerente con la proposta AGCI e con il modello comunitario di assistenza, il cui scopo è facilitare i percorsi riabilitativi e la concreta acquisizione dei diritti di cittadinanza. L’organizzazione interna delle STAR garantisce, accanto alle specifica attività di assistenza sanitaria, gli spazi e i ritmi della normale vita quotidiana.
Accolta poi finalmente in sede normativa - continua Cappadona - l’iniziativa, che AGCI Sicilia sostiene da quattro anni, sull’istituzione di incubatori d'imprese culturali e creative costituite sotto la forma societaria cooperativa. Gli incubatori sono definiti come organizzazioni che hanno lo scopo di favorire, promuovere, accelerare il processo di creazione, innovazione, sviluppo di attività d’impresa nel settore culturale e creativo, assecondando una conclamata vocazione dell’Isola, valorizzando tutta la filiera culturale come fattore di sviluppo economico».
La norma contiene anche la definizione di imprese culturali e creative, come “imprese e loro reti e consorzi che hanno quale oggetto sociale, in via esclusiva o prevalente, attività concernenti l'ideazione, la creazione, la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o la gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell'ingegno inerenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, alle arti applicate, allo spettacolo dal vivo, alla cinematografia e all'audiovisivo, all’editoria e al giornalismo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei nonché al patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati”.
«Viene stabilito che nel processo di realizzazione di incubatori di imprese culturali e creative così istituiti, la Giunta Regionale agisce di concerto con le “centrali cooperative”, definite come le associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo riconosciute dal MISE ex art. 3 DLGS n. 220/2002, operanti nel territorio della Sicilia.
Per il sostegno alla creazione di nuovi incubatori di imprese culturali e creative cooperative, la Regione Siciliana destina fondi a valere sulle risorse UE della politica unitaria di coesione, da ripartirsi in quota uguale tra ciascuna delle centrali cooperative che promuoveranno la costituzione di incubatori».
«Una norma di rilievo per il settore cooperativo - dice Cappadona - riguarda l’IRCA: “Nelle more del completamento del processo di fusione degli enti, gli organi dell’IRCA operano anche quali organi della CRIAS e dell’IRCAC. Le disposizioni, anche di natura regolamentare, in contrasto con il presente comma cessano di avere applicazione”».
«Una disposizione verso cui esprimiamo particolare soddisfazione - afferma Cappadona, che è anche vicepresidente del Gal Tirrenico Mare Monti e Borghi - è l’avere individuato i GAL, i Gruppi di Azione Locale costituiti nel territorio regionale, quali organismi intermedi ai fini della gestione dei fondi strutturali SIE 2021-2027 per le azioni e misure dedicate allo sviluppo locale di tipo partecipativo. La Regione riconosce la funzione sussidiaria nonché il ruolo di policy maker svolto dai GAL».
«Per le imprese di pesca, è stata autorizzata la concessione di un contributo quale concorso alle spese di gasolio negli anni 2021/2022. Le risorse destinate per il 2022 ammontano a 10 milioni di euro, a valere sui fondi delle politiche unitarie di coesione e in regime di de minimis».
«Una novità è l’istituzione dei distretti del commercio, che possono essere individuati nei centri storici e aree urbane a forte vocazione commerciale o in aree degradate potenzialmente vocate all’attività commerciale, in cui la Regione promuove politiche di sviluppo ed innovazione delle attività commerciali, anche attraverso la previsione di forme di sostegno economico al commercio e per la realizzazione di infrastrutture. Tale norma in via attuativa potrebbe anche dare l’occasione di sbloccare l’attività delle cooperative di comunità, da anni nel limbo dell’assessorato alle Attività produttive».
«Ci auguriamo che nonostante le perplessità da più parti sollevate, il testo della finanziaria non subisca impugnazioni per mancanza di copertura. Allo stesso tempo, che in questi ultimi mesi di legislatura regionale si accelerino il più possibile le procedure di spesa pubblica programmata, in modo da dare sollievo alla grave situazione finanziaria dell’Isola. Cessata la pandemia le imprese vengono colpite dagli effetti della guerra in Ucraina, verso i quali vi è grande incertezza sulle misure nazionali ed europee di contenimento e di dialogo verso immediate trattative di pace. L’auspicio dell’AGCI è che il quadro politico - a tutti i livelli - sappia esprimere misure di stabilità ispirate ai principi fondamentali, oggi più che mai e senza retorica, di solidarietà e cooperazione».