L’Associazione Generale delle Cooperative Italiane ha celebrato il 70esimo anniversario con un evento che si è svolto il Primo Dicembre all’Hotel “Quirinale” in via Nazionale a Roma e gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni, del presidente Giovanni Schiavone, dei dirigenti e cooperatori dell’Associazione.
Una sala “Verdi” gremita in occasione della celebrazione dei 70 anni di AGCI, dai tanti dirigenti e cooperatori di tutta Italia che hanno manifestato, con la loro calorosa presenza, grande partecipazione, senso d’identità e appartenenza.
I lavori, moderati dalla giornalista del Tg2 Manuela Moreno, sono iniziati con la lettura delle note pervenute del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del presidente del Senato, Ignazio La Russa, oltre a quelle del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, del ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberta Casellati, e del viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava.
Il presidente Agci Giovanni Schiavone nel corso del suo intervento si è soffermato sulle più importanti tematiche riguardanti la cooperazione e in particolare sul contributo che le imprese cooperative possono dare per la ripresa dell’economia nazionale, anche in coerenza del riconoscimento dettato all’art. 45 della Costituzione italiana, sottolineando il ruolo delle Associazioni di rappresentanza e focalizzando l’attenzione su: contrasto al caro energia; fisco e fiscalità del lavoro; accelerazioni delle procedure dello sblocca cantieri; impegno per il Sud; semplificazione e sburocratizzazione; riforma del processo civile e revisione della geografia giudiziaria del Paese; revisione prezzi negli appalti pubblici; opportunità per le imprese cooperative di comunità; appalti verdi; comunità energetiche; piano straordinario per le cooperative in crisi, per la cultura e il turismo; sostegno welfare; economia sociale e solidale.
Presenti all'evento il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Elvira Calderone; il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci; il sottosegretario al ministero delle Imprese e del made in Italy, Massimo Bitonci; il componente della commissione Agricoltura e pesca della Camera, Giandiego Gatta; il direttore generale della Pesca e acquacoltura, Riccado Rigillo; il presidente e il copresidente di Alleanza delle cooperative italiane, Maurizio Gardini e Mauro Lusetti.
Ecco il messaggio che ha rivolto il presidente AGCI Sicilia Michele Cappadona agli intervenuti alla celebrazione: «L’AGCI da 70 anni a fianco delle cooperative della Sicilia, che con generoso impegno, lavoro e solidarietà promuovono la vocazione dell’Isola, determinata dalla sua unica, felice e strategica posizione geografica al centro del Mediterraneo. La più grande isola di quello che viene definito Sesto Continente, la comunità del Mare Mediterraneo che abbraccia 32 paesi con oltre 450 milioni di abitanti. Frontiera d’Italia e d’Europa. Un ponte culturale e commerciale tra Europa, Africa e Asia, che guarda con speranza al futuro fondato sulla cooperazione».
La delegazione AGCI Sicilia al “Quirinale”, guidata dal presidente regionale Michele Cappadona, comprendeva Franco Sprio, vicepresidente regionale vicario; Giovanni Basciano, vicepresidente regionale e vicepresidente nazionale settore AGCI Agrital; Mariella Lo Castro, amministratore delegato General Fond - fondo mutualistico AGCI; Antonio Pulvirenti, vicepresidente nazionale settore AGCI Ambiente e sviluppo urbano; Dario Fidora, vicepresidente nazionale vicario settore AGCI Culturalia; Giovanni Terranova, presidente provinciale Federazione AGCI Ragusa; Emanuele Magno, cooperatore AGCI Ragusa.
«Voglio esprimere al presidente nazionale Giovanni Schiavone - continua Cappadona - le mie congratulazioni per l’ottima organizzazione dell’evento celebrativo e i ringraziamenti per l’impegno profuso al direttore AGCI Filippo Turi e alla responsabile dell'ufficio stampa Mascia Garigliano. Soddisfazione per la partecipazione dei componenti del Governo e la qualità degli interventi. Interessante ed ampio l’ambito dei temi affrontati. Stimolanti i contributi di dirigenti e cooperatori. Manifestazioni come questa confermano come siano fortemente proficui gli incontri e il confronto tra dirigenti delle varie regioni, lo scambio di esperienze e l’opportunità di nuove e più intense forme di collaborazione. L’auspicio - conclude Cappadona - è quindi quello di promuovere e moltiplicare le occasioni per riunire e rendere sempre più coinvolgente e coesa la nostra comunità».
Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Elvira Calderone, nel portare il saluto del Governo, apprezzando e condividendo le riflessioni esplicitate nell’ampia relazione del presidente Schiavone, in quanto sollecitazioni per fare e fare bene nel mettere mano a riforme e normative condivise, ha affermato l’importanza e la necessità di un forte dialogo con la cooperazione e, quindi, con le Associazioni di rappresentanza. «Apriremo presto un tavolo di confronto con il mondo cooperativo», ha dichiarato il ministro Calderone, per determinare quelle giuste riforme e il varo di normative finalizzate ad implementare l’importante funzione sociale che la Cooperazione svolge per il bene comune e del Paese. «Il lavoro deve tornare ad essere il principale strumento di inclusione», ha affermato il ministro, sottolineando che il modello dell’impresa cooperativa finalizza e attua la sua azione proprio per assicurare lavoro e benessere ai propri soci nelle comunità e territori di appartenenza e che «valorizzare il valore della cooperazione quale modello di riferimento per il rilancio dell’occupazione e per l’attenzione ai territori è assolutamente premiante».
La volontà di istituire un tavolo sulla cooperazione presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è stato ripreso dal viceministro Maria Teresa Bellucci durante il suo intervento: «Una scelta che rappresenta la volontà del Governo di confrontarsi apertamente con il mondo della cooperazione, al fine di valorizzarne al meglio il contributo che quotidianamente offre all'Italia. Vogliamo promuovere un confronto attento e puntuale, per rendere il dialogo costruttivo un elemento sempre più fondante del nostro operare. Soltanto attraverso un’alleanza fattiva tra Istituzioni, privato e sociale si può far ripartire il Paese. Ne siamo certi e su tale convinzione avvieremo il percorso che riteniamo essere necessario per la ripresa dell’economia della nostra nazione, basata sul lavoro».
Il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci ha sottolineato l’importanza del ruolo delle imprese nel tessuto socio economico italiano con particolare risalto al modello dell’impresa cooperativa, che opera in tutti i settori vitali ed economici del nostro Paese: «Voglio qui ribadire la volontà del Governo di intervenire sul riconoscimento giuridico delle cooperative di comunità. Manca, infatti, un quadro normativo nazionale ed esistono solo interventi frammentari a livello regionale. È il momento di portare avanti questo modello d’innovazione sociale dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi per rispondere alle esigenze e ai principi di cooperazione e mutualità, che intervengono direttamente sulla qualità e la vita economica delle nostre comunità”.
“Va ripristinata - ha concluso Bitonci - la legalità e tenuta alta la vigilanza sull’intero sistema, per far emergere la credibilità e la straordinarietà del modello cooperativo italiano e i principi fondanti di economia sociale, solidale, sostenibile e circolare».