Cappadona: “Soddisfazione AGCI Sicilia per annuncio soluzione della situazione di difficoltà operativa del credito cooperativo regionale. Si auspica la contestuale attivazione di nuovi fondi e strumenti”.
«Entro marzo sarà portata a termine la fusione tra Ircac e Crias nell'Istituto regionale per il credito agevolato». Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo al termine dell’incontro che si è svolto ieri nella sede dell'assessorato a Palermo. Presenti il vice presidente dell’Irca, Nunzio Moschetti, e tutti i componenti del Consiglio di amministrazione.
«Tenuto conto delle numerose istanze arrivate da imprese artigiane e cooperative - aggiunge l'esponente del governo Schifani - va preso atto che c'è una oggettiva difformità operativa tra Ircac e Crias che va superata. Una situazione che attualmente rallenta i procedimenti e penalizza aziende e imprenditori in un momento storico di estrema difficoltà economica. Il vice presidente Moschetti - prosegue l'assessore - mi ha garantito che tra qualche mese l’accorpamento dei due soggetti che devono confluire in Irca sarà effettivo, in modo da dare risposte e sostegno concreto alle imprese. Sono soddisfatto delle rassicurazioni ricevute dal Cda, abbiamo stilato un cronoprogramma per arrivare puntuali a questa scadenza. Intoppi e ritardi nell’erogazione di credito agevolato alle tante realtà che ne hanno bisogno non potranno trovare ulteriori giustificazioni».
«Abbiamo costantemente segnalato come la situazione di difformità operativa tra IRCAC e CRIAS abbia finora penalizzato il settore della cooperazione in un momento di estrema difficoltà economica”, commenta Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. «L’IRCAC infatti, nonostante questi ultimi anni di maggiore difficoltà per le imprese, non è stata messa nelle stesse condizioni di operatività della CRIAS, in particolare per fondi e strumenti. Ogni rallentamento e ritardo nell’erogazione di interventi di credito agevolato dedicato alle cooperative fa venire meno un sostegno che in questo momento dovrebbe semmai essere più intenso.
Uno degli ostacoli che oggettivamente ha sempre frenato il ricorso al credito agevolato - sottolinea Cappadona - è l’obbligo imposto di fideiussioni personali da parte dell’intero consiglio di amministrazione delle cooperative. Un onere spropositato, imposto per qualsiasi operazione di credito agevolato, anche minima. AGCI ha sempre sostenuto invece la ragionevolezza di chiedere una garanzia proporzionata al credito concesso, e non illimitata e dovuta solidalmente da tutti i componenti dell’organo amministrativo.
Che l’istituto erogante dei fondi destinati al sostegno della cooperazione si chiami Ircac o Irca alle imprese poco importa. Occorre invece, naturalmente, e in questo sosteniamo l’impulso dato dall’assessore Tamajo e l'operato del vicepresidente IRCA Nunzio Moschetti - conclude Michele Cappadona - che il credito agevolato regionale destinato per legge alle cooperative venga riattivato e ampliato con la massima operatività, e vengano assicurate adeguate misure di garanzie pubbliche in grado di consentire alle imprese finora sopravvissute a questo interminabile periodo di crisi il sostegno necessario a impedirne il collasso».