Finanziabili singoli programmi di spesa fino a 500.000 euro, ammessi anche progetti in rete. Le agevolazioni coprono l'80% dei costi, l'aiuto è elevabile al 90% in caso d’impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità. Domande telematiche da presentare sul sito Invitalia.
Continua Cultura Crea. Esaurita nel novembre 2022 la misura Cultura Crea Plus, sono attivi nel 2023, fino ad esaurimento dei fondi assegnati per 54 milioni di euro, gli incentivi Cultura Crea 2.0 gestiti da Invitalia per il sostegno a startup e imprese e a iniziative non profit dell’industria culturale, turistica e delle produzioni tipiche locali nel Sud Italia.
Il bando Cultura Crea 2.0 si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti d’investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Cultura Crea 2.0 inoltre, si rivolge anche alle reti d’impresa per progetti integrati. Ogni soggetto facente parte della rete deve presentare una domanda di agevolazione correlata a un solo programma d’investimento.
La misura, promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, prevede la concessione di finanziamenti a tasso zero e di contributi a fondo perduto a mPMI e a iniziative non profit. I beneficiari devono finanziarie con risorse proprie la quota d’investimento non coperta dalle agevolazioni, che sono concesse nei limiti del regolamento de minimis (massimo fino a 250.000 euro). Sul sito Invitalia disponibili avviso, documentazione e FAQ.
Destinatari di Cultura Crea sono coloro:
- che intendono avviare un’attività imprenditoriale, anche non profit, nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica;
- che hanno già un’attività culturale, turistica e delle produzioni tipiche locali e desiderano farla crescere.
La misura si differenzia da quella chiamata “Cultura Crea Plus” dedicata esclusivamente alle imprese culturali colpite dall’emergenza Covid chiusa dal 7 novembre 2022.
Gli incentivi di Cultura Crea 2.0 sono erogati secondo tre diverse tipologie:
1) “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” (Titolo II del bando);
2) “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” (Titolo III) per la valorizzazione della fruizione turistica e culturale e delle produzioni tipiche locali;
3) “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” (Titolo IV).
Per le imprese che ne fanno richiesta, è disponibile anche un servizio di tutoring, fino a un valore massimo di 10.000 euro.
1) L’incentivo “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia le micro, piccole e medie imprese (mPMI).
Si rivolge alle imprese dell’industria culturale costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative e i team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono finanziabili programmi di spesa fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
- conoscenza: sviluppo o applicazione di tecnologie che permettono di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale;
- conservazione: sviluppo o applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro, manutenzione e recupero del patrimonio culturale, come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche d’intervento, etc;
- fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione, acquisizione, classificazione valorizzazione, diffusione, del patrimonio culturale e delle risorse del territorio; la realizzazione di piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione; acquisto di dispositivi e applicazioni a supporto e assistenza di specifici target di domanda e fruizione; attività legate all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico culturale; altri servizi di prenotazione connessi ai viaggi, servizi di assistenza ai visitatori, servizi di promozione turistica;
- gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado d’ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali.
Le agevolazioni per creare una nuova impresa prevedono congiuntamente:
- un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa;
- un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa.
Entrambe le agevolazioni sono elevabili al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
2) L’incentivo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” sostiene lo sviluppo e il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale. Si rivolge alle imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, incluse le cooperative che vogliono presentare progetti d’investimento nei settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali e aventi un legame funzionale con uno o più attrattori indicati nella normativa di riferimento.
Sono finanziabili programmi di spesa fino a 500.000 euro nelle seguenti aree d’intervento:
- servizi per la fruizione turistica e culturale;
- promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali;
- recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali.
Le agevolazioni per questo titolo sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
- finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso d’impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità;
- contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso d’impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
3) L’incentivo “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” di Cultura Crea 2.0 supporta lo sviluppo e il consolidamento di imprese e di altri soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, di servizi e attività culturali, anche favorendo forme di gestione integrata. Si rivolge alle imprese sociali - incluse le cooperative sociali - e ad altri soggetti del terzo settore che presentano programmi di spesa fino a 400.000 euro in una o più delle seguenti aree d’intervento:
- attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio;
- le attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio;
- attività di animazione e partecipazione culturale.
I programmi d’investimento presentati devono prevedere un legame funzionale con uno o più attrattori indicati nella normativa di riferimento.
Le agevolazioni di questo titolo di Cultura Crea 2.0 prevedono un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso d’impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.
La domanda per l’agevolazione Cultura Crea 2.0 si può presentare telematicamente. Non vi è una scadenza per la presentazione delle domande: nel caso di esaurimento fondi o di chiusura anticipata dello sportello Invitalia, vi sarà una specifica comunicazione.
La domanda per ottenere l’agevolazione Cultura Crea 2.0 può essere inviata esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia. La valutazione avviene in base all’ordine cronologico di arrivo e termina entro 60 giorni.
Per richiedere le agevolazioni è necessario:
- essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata;
- accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Al termine della compilazione del piano d’impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Le modalità di presentazione, i dettagli sugli incentivi e i criteri di valutazione sono descritti nella Direttiva operativa n. 237 del 29 marzo 2021.
La modulistica messa a disposizione è suddivisa per tipologia d’incentivo, per le società già costituite, e quelle non ancora costituite. Disponibili i documenti per le Reti d’imprese e la guida alla domanda.
Cultura Crea 2.0 - Invitalia fornisce anche uno sportello utenti attraverso un Call Center (848-886886) operativo dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 18:00. Disponibile un webinar di approfondimento con tutti i dettagli.
Invitalia ha messo anche a disposizione una guida alla compilazione della domanda. Per ogni problema in merito, Invitalia mette gratuitamente a disposizione un team di esperti.
È possibile prenotare con Invitalia fino a 3 appuntamenti online per chiarimenti. Il servizio non costituisce una corsia preferenziale all’ammissione della domanda e non è una prevalutazione dell’iniziativa imprenditoriale.
Infine, Invitalia mette a disposizione anche una sezione dedicata alle imprese ammesse, con una serie di documenti utili a ottenere l’agevolazione.
L'aiuto è elevabile al 90% in caso d’impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.