Due misure per sostenere eventi, campagne e manifestazioni per la valorizzazione delle produzioni in settori specifici: agroalimentare, artigianato, nautica ed economia del mare, lapideo e sistema casa, moda e oreficeria, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, meccatronica.
Un milione e mezzo di euro per sostenere eventi e campagne promozionali dei prodotti e dei sistemi produttivi siciliani. «Venerdì pubblicheremo due Avvisi della misura “Sicilia che piace”, destinati a finanziare manifestazioni per la valorizzazione dei prodotti del territorio, la partecipazione a fiere e iniziative pubblicitarie di comunicazione». Lo ha anticipato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, in occasione degli incontri con gli imprenditori a Catania, Siracusa e Ragusa durante il “tour” nell’Isola per presentare i bandi curati dall’assessorato.
«Vogliamo aiutare le produzioni siciliane a farsi conoscere e apprezzare dai consumatori e dagli operatori di settore - aggiunge l’assessore - Nella nostra Isola ci sono tante eccellenze che meritano di essere valorizzate e il governo Schifani è al fianco degli imprenditori siciliani per fare emergere sempre di più ciò che viene realizzato nei nostri territori».
«Continuiamo a sostenere e incoraggiare la scelta dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo di un contatto costante con le imprese e le rappresentanze di categoria nei vari territori - afferma Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia -. Le realtà produttive locali dimostrano di apprezzare il raccordo diretto nei confronti dei contesti locali con cui come esponente del governo regionale Edy Tamajo ha scelto di caratterizzare l’inizio del suo mandato. Importanti e organiche le due misure "Sicilia che piace" per il rilancio dell'economia. La ripresa e la resilienza hanno naturalmente bisogno di una programmazione adeguata alle varie realtà produttive - continua Cappadona -, ma una prospettiva di concreta stabilità non può prescindere da due fattori fondamentali: l’accesso al credito e l’efficenza della macchina amministrativa pubblica. Gli istituti di credito agevolato regionale, l’Irfis e l’Irca (che ha riunito Ircac e Crias, assorbendo le competenze di gestione rispettivamente dei fondi destinati al sostegno delle imprese cooperative e artigiane) sono strumenti irrinunciabili, la cui operatività ed efficienza sono strategiche per la sopravvivenza ed il rilancio del tessuto produttivo. Occorre però con urgenza smantellare lo strapotere della cattiva burocrazia, che penalizza e paralizza interi settori dell’economia locale. Sull’efficienza degli uffici della pubblica amministrazione l’AGCI ha già avanzato proposte progettuali (SURAP) a livello di sistema che prevedono lo stretto coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza di categoria. Per una credibile politica di crescita - conclude Cappadona -, un intenso rapporto con il mondo delle imprese da parte della gestione politica deve necessariamente mirare anche al risanamento della macchina amministrativa di tutti gli enti locali».
Il primo dei due avvisi di “Sicilia che piace” è rivolto alle imprese che operano nei settori della comunicazione, del marketing e della pubblicità, ai Distretti produttivi e ai Centri commerciali naturali: la dotazione finanziaria complessiva è di 800 mila euro, il finanziamento massimo per ogni progetto non potrà superare l’importo di 25 mila euro, Iva compresa. Il secondo avviso è invece rivolto alle rappresentanze regionali delle associazioni di categoria e ai soggetti del Terzo settore onlus: budget complessivo 700 mila euro, le proposte saranno sostenute per un massimo di 20 mila euro ciascuna, Iva compresa».
I due Avvisi di “Sicilia che piace” riguardano i seguenti settori: agroalimentare, artigianato, nautica ed economia del mare, lapideo e sistema casa, moda e oreficeria, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, meccatronica.
Sono escluse le iniziative inerenti il settore della produzione primaria dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore del turismo, che non rientrano negli ambiti di competenza dell’assessorato alle Attività produttive. Sono, inoltre, escluse le iniziative che riguardano i prodotti del settore agroalimentare, anche se trasformati, i cui marchi sono sottoposti a tutela da parte di un Consorzio riconosciuto (prodotti Doc, Docg, Igt, Igp, Dop e Stg), in quanto oggetto di specifici interventi di sostegno, valorizzazione e internazionalizzazione da parte dell’assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.