Lo sviluppo sostenibile non è una delle attività nelle quali è impegnata l’Amministrazione regionale ma rappresenta l’essenza stessa dell’azione amministrativa. Essenziale il coinvolgimento di attori e stakeholder: le parti economiche e sociali parteciperanno nella co-progettazione e verifica degli interventi.
Presentata presso l’auditorium dell’assessorato del Territorio e ambiente, dall'assessore Elena Pagana e dal dirigente generale del dipartimento dell’Ambiente Patrizia Valenti, la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS).
Lo sviluppo sostenibile non rappresenta un adempimento aggiuntivo alle politiche ordinarie dell’amministrazione regionale -prima si decide e poi si verifica la coerenza con i 17 goal (SDGs) e 169 target posti come obiettivi dell’Agenda 2030- ma deve essere incorporato nel ciclo decisionale fin dal suo avvio. Lo sviluppo sostenibile non è una delle attività nelle quali è impegnata l’Amministrazione regionale ma rappresenta l’essenza stessa dell’azione amministrativa.
Il modello organizzativo prevede una Cabina di regia regionale costituita da due tavoli: il Tavolo istituzionale, presieduto dal presidente della Regione, e un Tavolo tecnico presieduto dall’assessore regionale del Territorio e dell'Ambiente. In entrambi sono presenti le rappresentanze del mondo economico e sociale.
La SRSvS nasce, in adempimento al comma 4 dell’art. 34 del D.lgs 152/2006, con l’obiettivo di creare in Sicilia le condizioni istituzionali, amministrative e procedurali per sostenere la transizione digitale, ecologica, climatica ed energetica e per contrastare le disuguaglianze, sostenendo forme di innovazione sociale, sistemi educativi aperti ed efficienti, lavoro di qualità, pari opportunità, lotta alla povertà ed alla deprivazione materiale.
La Strategia fonda la propria efficacia in Sicilia sul coinvolgimento attivo delle principali parti economiche e sociali e dei portatori di interesse e su processi di consultazione informati, inclusivi, aperti e trasparenti.
Il coinvolgimento delle parti interessate nella progettazione e nell'attuazione della Strategia consente di identificare sfide comuni e fissare priorità, di fabbisogni e preferenze e di ricevere feedback informati ai fini della valutazione e della correzione delle politiche.
Sei gli obiettivi strategici siciliani, identificati con i seguenti temi:
- competitività, ricerca, innovazione, digitale;
- ambiente, risorse naturali, energia e clima;
- lavoro, istruzione, inclusione e protezione;
- accessibilità, trasporto e mobilità;
- qualità urbana e territoriale;
- efficienza e capacità amministrativa.
Ciascuno di questi al suo interno prevede un elenco molto articolato di obiettivi specifici e riguarderà tutto l'operato dell'amministrazione regionale. Alla base delle transizioni non possono non esserci istruzione e formazione, scienza e tecnologia, ricerca e innovazione, digitalizzazione, finanza e fiscalità, responsabilità sociale delle imprese e nuovi modelli d'impresa.
«Molti degli obiettivi specifici che la Strategia si impone di raggiungere interessano direttamente il mondo delle imprese e quindi anche le nostre cooperative», dichiara Giovanni Basciano, vicepresidente regionale Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia, ci auguriamo che questo sforzo fatto dall'Assessorato permetta effettivamente al nostro tessuto di crescere e non si riveli un ulteriore limite ai tempi ed alla burocrazia che come è noto troppo spesso rallentano le attività nuove e già esistenti».
Sicilia Sostenibile. La Strategia di sviluppo strumento della programmazione unitaria regionale
Nel documento di sintesi della SRSvS illustrato viene richiamato come la Strategia rappresenta un importante adempimento normativo. Il comma 4 dell’art. 34 del D.lgs 152/2006 “Norme tecniche, organizzative e integrative” ha stabilito che «… le Regioni si dotano, attraverso adeguati processi informativi e partecipativi di una complessiva strategia di sviluppo sostenibile che sia coerente e definisca il contributo alla realizzazione degli obiettivi della strategia nazionale. Le strategie regionali indicano insieme al contributo della regione agli obiettivi nazionali, la strumentazione, le priorità, le azioni che si intendono intraprendere. In tale ambito le Regioni assicurano unitarietà all'attività di pianificazione.»
La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile definisce le prospettive strategiche, normative e procedurali volte a orientare le politiche regionali ai principi e agli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Prevista una relazione annuale sullo stato di attuazione della Strategia Regionale.
La Strategia rappresenta il quadro di riferimento nelle attività di coordinamento interno alla struttura regionale e di cooperazione istituzionale con gli Enti locali e territoriali in tema di sviluppo sostenibile e per il coinvolgimento attivo delle parti economiche e sociali nella co-progettazione e verifica degli interventi.
Modello organizzativo: cabina di regia, tavolo istituzionale e tavolo tecnico
Il quadro strategico che orienta l’azione regionale in materia di sviluppo sostenibile risulta estremamente articolato in quanto risultato della combinazione di agende globali, strategie tematiche, programmi e comunicazioni elaborati a livello internazionale, comunitario e nazionale.
La necessità di costruire un quadro strategico omogeneo ed il più possibile unitario che abiliti la Regione Siciliana a dare attuazione alle previsioni della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, implica il ricorso ad un modello organizzativo in grado di assicurare il coordinamento orizzontale (intersettoriale) e verticale (multilivello) degli attori e degli interventi ed una robusta governance dei processi decisionali
In questo contesto strategico, con Decreto del Presidente della Regione nr 519 del 2020, la Regione Siciliana ha definito il proprio modello di governance per la Strategia istituendo presso l'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente - Dipartimento dell'Ambiente - la “Cabina di regia per la redazione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile” (art.1)
La Cabina di regia è costituita da due tavoli (art. 2):
- Tavolo Istituzionale presieduto dal Presidente della Regione, del quale fanno parte le rappresentanze istituzionali di ciascun assessorato e i referenti regionali delle organizzazioni maggiormente rappresentative a livello regionale per le attività che afferiscono a tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambiente, sociale ed economia);
- Tavolo Tecnico presieduto dall'assessore regionale del Territorio e dell'Ambiente costituito da rappresentanti dei vari Dipartimenti regionali ed esperti esterni per i diversi ambiti.
Del Tavolo Tecnico - costituito all'interno del Dipartimento Ambiente - fanno parte, con funzione di coordinamento ristretto: il Dirigente Generale del Dipartimento Ambiente, il Responsabile del progetto la “Sicilia sostenibile” (come individuato nell'accordo con il Ministero dell'Ambiente), il referente tecnico del progetto di cui all'Accordo, un referente individuato dal Presidente della Regione, un referente nominato dall'assessore, i referenti tecnici dei singoli dipartimenti regionali indicati
nell'accordo. Il Tavolo, infine, potrà essere allargato di volta in volta alle rappresentanze del mondo economico e sociale in ragione delle tematiche da trattare.