Il provvedimento dell’assessorato all’Agricoltura che modifica le precedenti disposizioni del bando approvato con il Ddg n. 3942 del 31 agosto 2023, riporta da 20 a tutti e 23 il numero dei Gal beneficiari.
Emanato ieri il Ddg n. 4923 che modifica https://www.psrsicilia.it/wp-content/uploads/2023/08/Bando_SRG06_LEADER_def.pdf">il bando “SRG06 - LEADER - Attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale” dello scorso 31 agosto. Viene meno la limitazione del numero massimo di 20 Gal finanziati; il termine di presentazione viene prorogato al prossimo 23 ottobre.
Più precisamente, il Ddg n. 4923/2023, aderendo alle contestazioni, elimina la frase “I beneficiari del presente intervento, ammessi nel numero massimo di 20”, modificando il bando di fine agosto con il testo seguente:
“ART. 1
Per quanto esposto in premessa, che costituisce parte integrante del presente decreto, l’articolo 5 “Beneficiari dell’intervento” è così modificato nel primo capoverso: «I beneficiari del presente intervento possono essere:
- GAL operanti nel precedente periodo di programmazione 2014-2022, anche accorpati nel rispetto delle regole di cui all’articolo 4;
- GAL di nuova costituzione, costituiti secondo quanto stabilito dell’articolo 33 del Reg. (UE) 2021/1060».
ART. 2
L’articolo 8 “Criteri di selezione” è modificato con l’inserimento dell’obbligo di raggiungimento del punteggio minimo di 60 per accedere alla fase di selezione delle Strategie.
ART. 3
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di accesso all’intervento è prorogato al 23 ottobre 2023. Il presente decreto sarà pubblicato sul sito internet della Regione Siciliana, ai sensi dell'art. 68 della L.R. 12/08/2014 n. 21, così come modificato dall'art. 98 L.R. 7 maggio 2015 n. 9, e, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Palermo, 12 ottobre 2023.”
«Ha prevalso infine la saggezza - dichiara Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia -. Un atto politico di grande ragionevolezza che va riconosciuto all’assessore Luca Sammartino e al Governo Schifani. AGCI sostiene da sempre Gal e Flag come consolidato modello di “bottom-up”, apprezzandone le caratteristiche di strumento di sviluppo locale di tipo partecipativo (SLTP).
«La decisione di escludere tre Gal, espressa attraverso il bando emanato lo scorso agosto, ha comprensibilmente destato grande allarme, rischiando di tradursi in una penalizzazione territoriale equivalente in termini di popolazione anche in 350.000 siciliani. Una scelta - dichiara Cappadona - intollerabile per imprese e lavoratori, che avrebbe rappresentato la demolizione di un impegno paziente e costante di chi ha sempre voluto credere e investire nello sviluppo partecipativo, nella programmazione negoziata, nella politica concertata.
Siamo lieti dell’intervento del presidente Schifani, che con prontezza ha saputo rimediare ad un grave passo falso».
«Va ricordata - continua il presidente AGCI Sicilia - l’importante convincente qualità che disciplina l’ordinamento dei Gal: per regolamento UE, in essi a livello decisionale né le autorità pubbliche né alcun singolo gruppo di interesse rappresentano più del 49% degli aventi diritto al voto. Dunque la componente pubblica nell’organo decisionale sarà sempre minoritaria. Inoltre, per la selezione degli interventi che attuano la strategia, almeno il 50% dei voti espressi nelle decisioni deve provenire da partner che sono autorità non pubbliche.
Questo ordinamento valorizza la componente imprenditoriale produttiva delle comunità locali, che dovrebbe in coerenza portare sempre ad una palese governance privata del Gruppo di azione locale. A mio parere alla guida degli organismi dovrebbe sempre esserci un’impresa, per stretta coerenza con la missione di sviluppo affidata.
Dovrebbe questa - continua Cappadona - essere adottata come una prassi logica. Purtroppo non è così. Ritengo che i Gal siano, soprattutto in Sicilia, strumenti sottovalutati e sottoutilizzati. Non si ha la sensibilità di comprendere fino a che punto Gal e Flag siano un’occasione preziosa, un modello di confronto pubblico-privato, arricchito anche dalla presenza del Terzo Settore. Per questo motivo - conclude Cappadona - l’AGCI nel tempo ha via via aderito a numerosi Gal e Flag siciliani, e ne auspica il consolidamento e il rafforzamento delle risorse ad essi destinati. La stretta interazione degli attori di sviluppo locale propria degli SLTP è un positivo fattore di crescita, che va collegato funzionalmente agli altri strumenti come Zes e Zone franche montane e alle relative misure di fiscalità d vantaggio. AGCI si batte da sempre per una seria programmazione integrata delle politiche di incentivazione economica, che invece purtroppo difettano tanto per i tempi di applicazione che per un’efficace disegno di integrazione».