L’ipotesi di accordo firmato il 26 gennaio scorso tra sindacati e centrali cooperative è al vaglio dei lavoratori e degli organi di rappresentanza dei soggetti firmatari. Prevede aumenti economici, l’introduzione dell’istituto della quattordicesima e presuppone l’impegno forte per tariffe adeguate da parte delle istituzioni in sede di appalti dei servizi.
«L’accordo sul rinnovo contrattuale dei lavoratori delle cooperative sociali è in corso di ratifica e alcune condizioni quindi potrebbero essere ancora modificate - dichiara Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia - ma il suo impianto generale è un ulteriore elemento che rende indispensabile che le istituzioni, a partire dalle Regioni, intervengano con urgenza per il riconoscimento di risorse necessarie, tariffe adeguate e appalti economicamente appropriati, altrimenti non sarà possibile sostenere né questo contratto, né le cooperative e, di conseguenza, il reddito di soci e lavoratori».
«Sottolineiamo - continua Cappadona - che finora la nostra centrale cooperativa ha incessantemente denunciato la mancata destinazione di risorse adeguate per il puntuale pagamento dei costi, accertati e stabiliti dalla Regione, per i servizi di assistenza sociale svolti dagli enti privati direttamente per i Comuni della Sicilia. Il ritardo cronico dei pagamenti e l’applicazione di tariffe inadeguate rischiano di annientare del tutto il sistema degli enti del “privato sociale”, cooperative e altri soggetti del Terzo Settore che garantiscono ai cittadini i necessari servizi di assistenza a livello territoriale in Sicilia. Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore costituisce quindi l’occasione di un’ormai improcrastinabile e profonda riorganizzazione da parte delle istituzioni».
«Punti salienti economici dell’ipotesi per il nuovo contratto - continua Cappadona - sono la previsione di un aumento di 120 euro mensili al livello C1 (60 euro in busta paga del mese di febbraio, 30 euro con la mensilità del mese di ottobre 2024, 30 euro nell’ottobre 2025 ) da riparametrare per gli altri livelli contrattuali, dal gennaio 2025 l’introduzione della quattordicesima mensilità al 50% della busta paga e l’innalzamento dell’importo per la sanità integrativa, che raggiunge i 120 euro annui. Per quanto riguarda l’applicazione delle nuove condizioni, la parte normativa si considererà con inizio dal 1° gennaio 2023, la parte economica dal 1° marzo 2024. Si prevede che il ccnl possa essere ratificato entro i primi giorni di marzo, e sarà quindi possibile completare le osservazioni sul testo definitivo. AGCI Sicilia - conclude Cappadona - si attiverà presso tutti i Comuni e tutti gli enti pubblici e privati affinché i committenti adeguino i costi alle nuove condizioni contrattuali dei lavoratori».
Sempre nell’ottica della valorizzazione delle socie e delle lavoratrici, viene estesa al 100% l’integrazione economica della maternità. Un ulteriore elemento che qualifica, anche sul piano valoriale, l’intesa.
L’impegno comune tra sindacati e cooperative per appalti e tariffe adeguati, la lotta alle false imprese e al dumping salariale trova una sua risposta anche nel contratto attraverso un nuovo osservatorio sugli appalti e sulla definizione di una possibile gradualità più aderente alle realtà aziendali e al mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali.
Per quanto riguarda la cooperazione sociale di inserimento lavorativo, oltre a una più cogente definizione dei suoi campi di applicazione vengono inseriti nuovi profili professionali in modo da rendere sempre più aderente alle reali attività svolte dai soci il dettato contrattuale.
Trovano infine soluzione il tema del tempo di vestizione e quello delle cosiddette notti passive, attraverso un adeguamento degli importi del servizio.