Interventi di contrasto alla siccità, emanate le prime norme per snellire le procedure. Il commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta ha firmato la sua prima ordinanza che mira a semplificare l'iter burocratico per le aziende, consentendo loro di accedere più facilmente alle risorse idriche necessarie alle attività produttive, nel rispetto dell’ambiente.
Più precisamente, l’ordinanza commissariale n. 1 del 10 aprile 2024 deroga, per il periodo necessario al superamento della criticità idrica, alle prescrizioni contenute nel decreto del Segretario generale dell’autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia n. 187 del 23 giugno 2022 e dispone la semplificazione delle procedure per consentire l’attingimento nei corsi d’acqua ai fini degli usi di acqua per gli animali da allevamento e per l’irrigazione di soccorso delle colture.
Durante la crisi idrica, gli interventi di modesta entità che interessano alvei di corsi d’acqua pubblica e/o aree di pertinenza degli stessi, da eseguirsi da parte di consorzi di bonifica, imprese agricole e/o zootecniche, limitatamente alle opere provvisorie di presa per la derivazione e il prelievo dell’acqua, e destinate all’approvvigionamento idrico delle aziende zootecniche di un quantitativo di acqua sufficiente alla sussistenza degli allevamenti e delle aziende agricole di quantitativi minimi necessari all’irrigazione di soccorso che garantisca la vita delle colture impiantate, non sono subordinati alle prescrizioni contenute nelle disposizioni dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia (Decreto n. 187/2022)
L’azienda dovrà fare comunicazione all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura specificando le finalità del prelievo e attestando il rispetto delle prescrizioni indicate.
L’Ispettorato con cadenza mensile trasmetterà le istanze di prelievo all’Ufficio del Genio Civile competente per territorio e all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia.
I lavori dovranno essere realizzati esclusivamente durante il periodo di magra del corso d’acqua. Dovrà essere garantito in permanenza il libero deflusso degli impluvi naturali che dovrà essere garantito in ogni circostanza. L’opera di presa non dovrà costituire nocumento alcuno all’equilibrio idrico e geomorfologico del corso d’acqua.
Dovrà essere garantita, entro trenta giorni dalla cessazione della dichiarazione di criticità
elevata, la rimozione delle opere eseguite e il perfetto ripristino dello stato dei luoghi, da parte della ditta responsabile dell’intervento.