Scadenza 14 ottobre per chiedere il finanziamento di progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Michele Cappadona, AGCI Sicilia: «Punti di forza del bando sono le finalità di riduzione del consumo del suolo, l’autoconsumo energetico, l’ammissibilità di installazione sulle coperture di tutti i fabbricati strumentali all’attività agricola».
Al via il terzo bando dedicato alla Misura del PNRR "Parco Agrisolare". Il nuovo avviso, con una dotazione di 250 milioni di euro, è riservato alle imprese della produzione primaria per progetti localizzati nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L'Avviso prevede “il sostegno agli investimenti nelle struttureproduttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori”.
"Si tratta di una fondamentale opportunità", sottolinea il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, "che sono certo le imprese agricole del Mezzogiorno sapranno cogliere, al fine di migliorare la sostenibilità dell'intero comparto e nello stesso tempo incrementarne la competitività, azzerando i costi energetici che rappresentano in media il 20% dei costi variabili".
Le domande potranno essere presentate sul portale del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. dalle ore 12:00 del 16 settembre fino alle ore 12:00 del giorno 14 ottobre 2024.
I destinatari della misura sono le aziende agricole attive nella produzione agricola primaria, le aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli nonché le aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Possono essere Soggetti Beneficiari: gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; le imprese agroindustriali; indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.
I soggetti possono essere costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).
Confermate le novità e le regole introdotte con il secondo bando del 2023: il contributo a fondo perduto potrà raggiungere l'80% delle spese ammissibili; le imprese avranno la possibilità di adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e potranno partecipare in forma aggregata. Sarà possibile, inoltre, installare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con una potenza massima di 1.000 kWp per impianto. La spesa massima per beneficiario è fissata a 2.330.000 euro.
Le domande saranno istruite dal GSE S.p.A. tra ottobre e dicembre 2024, insieme allo scorrimento del secondo bando, con l'obiettivo di assegnare l'intera dotazione finanziaria della Misura pari a 2,35 miliardi di euro entro il 2024, come da scadenza europea.
"Il successo straordinario di questa misura conferma come sia possibile promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili senza alcun consumo di suolo agricolo che deve invece essere destinato alla produzione", conclude il ministro Lollobrigida.
«La misura del Parco Agrisolare interviene in maniera efficace supportando le aziende agricole, che è appena il caso di ricordare, subiscono con sempre più grave difficoltà gli oneri e i rincari per i costi dell’energia, in un contesto economico non incoraggiante», commenta Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative - AGCI Sicilia.
«I punti di forza del bando, condivisi da AGCI Sicilia sono le finalità di riduzione del consumo del suolo, l’autoconsumo energetico, l’ammissibilità di installazione su tutte le coperture dei fabbricati strumentali all’attività agricola. Il consumo del suolo occupato da impianti fotovoltaici, se per un verso abbatte i costi dell’energia ed è destinato ad impianti di risorse rinnovabili, per altro verso concorre al degrado ambientale e idrogeologico, sottraendo terreno alle coltivazioni, diminuendo sia produttività che contenimento del dissesto e della desertificazione dei terreni.
Il bando - spiega Michele Cappadona - ammette progetti di realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici non a scopo commerciale, ma la cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare l’autoconsumo (singolo o condiviso). Si promuove così la produttività dei terreni a finalità agricola e non sostituendola con la produzione energetica come avvenuto con gli incentivi nei passati decenni.
Infine, continua Cappadona, è previsto espressamente che l’impianto fotovoltaico dovrà essere installato sulle coperture di fabbricati anche se censiti con categorie catastali diverse da D/10 o prive della annotazione di riconoscimento della ruralità fiscale purché strumentali all’attività agricola, ivi compresi quelli destinati alla ricezione e all’ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. È consentita l’installazione dell’impianto fotovoltaico su serre esistenti che risultino strumentali all’attività agricola del Soggetto Beneficiario e per le quali, secondo la normativa vigente in materia, non risulta necessario l’accatastamento. Complessivamente non possiamo che esprimere soddisfazione per la logica strategica della misura - conclude Michele Cappadona - auspicando quindi che la tempistica delle procedure e dell’erogazione dei contributi previsti sia puntuale e veloce».
Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall'Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 16 settembre 2024 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 14 ottobre 2024.