Sicilia e cooperazione, Michele Cappadona e Nino Germanà a confronto. EXPO Agroalimentare, esperienza internazionale da non disperdere. Cooperazione è produzione agroalimentare di eccellenza; è devoluzione di servizi solidali di prossimità; è impresa culturale e creativa.
«AGCI Sicilia continua il confronto con le forze politiche sulla soluzione delle criticità nel settore della cooperazione, per lo sviluppo del tessuto economico e sociale dell’Isola», afferma Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia.
«Abbiamo incontrato lunedì scorso per un incontro a tutto tondo sui vari temi d’interesse delle imprese cooperative il senatore Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega al Senato e commissario della Lega in Sicilia.
Il confronto è iniziato su vari aspetti relativi a competenze legislative e di governo nazionali, come il divieto dell’amministratore unico nelle piccole cooperative introdotto nel 2018; l’obbligo di dotarsi di ulteriori onerosi organismi di controllo e revisione composti da professionisti iscritti all’albo, mentre le cooperative subiscono già una revisione esterna annuale o al più biennale; l’assenza di una normativa nazionale sulle cooperative di comunità; la mancata emanazione dei decreti ministeriali attuativi della recente normativa sulle imprese culturali e creative.
In merito alle competenze legislative regionali e di governo della Sicilia, gli argomenti affrontati hanno spaziato dall’assenza storica dell’Albo regionale delle cooperative sociali di tipo B, alle procedure di liquidazione coatta e a quelle di revisione delle cooperative non aderenti ad associazioni di rappresentanza.
Inoltre, si è discusso di accesso al credito, degli alti tassi di interesse bancario e della necessità di sostegno finanziario; dello stallo dal 2018 nella nomina del rappresentante delle cooperative nell’IRCA, perché continua a mantenersi in lizza lo stesso candidato benché incompatibile, già nominato e poi revocato».
«Esprimo soddisfazione per il mio incontro con il presidente AGCI Sicilia Michele Cappadona, con il quale mi legano rapporti di antica amicizia e stima personale. Verso il settore delle imprese cooperative dell’Isola - dichiara il senatore Nino Germanà - non vi è solo il mio interesse di parlamentare siciliano per operatori economici in vari comparti produttivi regionali, ma anche l’alta attenzione della Lega sui temi della sussidiarietà e della devoluzione che vedono, proprio nelle cooperative che si occupano dei servizi di prossimità, attori territoriali fondamentali e insostituibili.
In coerenza con il dettato costituzionale dell’art. 45, il settore della cooperazione merita a mio parere - continua il Commissario della Lega in Sicilia - lo studio di una legge quadro nazionale e di una specifica normativa regionale di programmazione e sostegno».
«Ritengo - osserva il senatore Germanà - che sia da non disperdere l’esperienza dell’EXPO sull’agroalimentare organizzato lo scorso settembre a Siracusa in occasione del G7. Lo merita il ricchissimo patrimonio di eccellenze dell’agricoltura, allevamento e pesca, nonché l’indiscusso valore dell’identità enogastronomica della Sicilia. Va riconosciuto e sostenuto il ruolo della cooperazione, dalle cantine sociali alle cooperative che producono grano, olio e tutte le varietà ortofrutticole. Un patrimonio che va tutelato a maggior ragione in questo momento di massima sofferenza dell’intero comparto per le conseguenze dei cambiamenti climatici, che hanno visto la Sicilia unica regione europea colpita da una così grave siccità. Sono quindi convinto che promuovere un EXPO annuale internazionale serva a valorizzare le forme associative tra produttori, per rafforzarne la resilienza, e l’alto profilo dei prodotti per tracciabilità di origine e qualità alimentare, con finalità trainante e propulsiva per il rilancio dell’agricoltura, della pesca e dell’intera economia siciliana. Tenere accesi i riflettori sull’Isola - aggiunge il senatore Germanà - renderà difficile nascondere le criticità senza risolverle.
L’accesso al credito deve essere tutelato come un diritto delle cooperative, al pari di tutte le realtà produttive di beni e servizi, su cui credo che un forte ruolo debba poter essere devoluto e garantito in autonomia dalla Regione Siciliana. Trovo quindi inaccettabile che si trascini ancora, dal 2018, la riforma del credito agevolato regionale per lo stallo della fusione inattuata di Ircac e Crias nell’IRCA, istituto la cui governance deve essere totalmente rappresentativa e non divisiva, efficiente e trasparente per garantire crescita uniforme, innovazione e sviluppo. Su questo interverremo con la massima urgenza.
Voglio fortemente - conclude il senatore Germanà - non ci sia dubbio sulla mia intenzione, e quella della Lega, di massimo impegno nel mantenere alta l’attenzione e tempestivi gli interventi necessari per contrastare crisi ed emergenze e recuperare risultati concreti in termini di competitività e occupazione in Sicilia».