Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy lancia un importante fondo per il sostegno alla R&D (ricerca e sviluppo) nelle regioni meridionali, mirando a ridurre le dipendenze tecnologiche dall'estero. Questo intervento, inserito nel Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, mira a consolidare lo sviluppo di tecnologie critiche ed emergenti, allo stesso tempo riducendo le dipendenze strategiche dell'Unione Europea dall'estero e preservando l'integrità del mercato interno.
Il decreto stanzia un fondo di 400 milioni di euro destinati a finanziare programmi di R&D da realizzare nelle regioni di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Queste iniziative dovranno essere coerenti con i settori tecnologici definiti nel regolamento UE n. 2024/795, che ha istituito la piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (Strategic Technologies for Europe Platform - STEP).
Una particolare attenzione è rivolta alle piccole e medie imprese (PMI) e alle reti di imprese. La misura vuole incentivare una partecipazione più ampia e diversificata nel panorama della ricerca e sviluppo, promuovendo progetti congiunti tra PMI, escludendo la partecipazione di organismi di ricerca se non in qualità di collaboratori.
«Il recente decreto Mimit del 24 ottobre 2024 sulle “Tecnologie critiche ed emergenti” che ha istituito un Fondo nazionale di 400 milioni per progetti di ricerca e sviluppo delle Pmi, utilizza risorse finanziarie dell’iniziativa STEP Ue, la stessa che ha permesso di mettere a disposizione delle attività produttive della Sicilia un Fondo regionale di circa 600 milioni di euro – dice Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia -. Il sostegno finanziario per l’attuazione dello Step è fornito dalla “riprogrammazione” dei programmi esistenti dell’UE. Lo STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) è il nuovo strumento istituito dal Regolamento UE 2024/795 con cui la Comunità Europea intende convogliare fino a 160 miliardi di euro in nuovi investimenti, insieme agli incentivi della politica di coesione e al dispositivo per la ripresa e la resilienza, mirando a tre obiettivi che concorrono fra loro: produrre le tecnologie necessarie per raggiungere gli obiettivi climatici UE, aumentare la sovranità dell'Europa nei confronti di altre regioni e rafforzare la coesione».
«Per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto Mimit, a sostegno dei progetti realizzati in Sicilia e nei territori delle altre regioni meno sviluppate, spiega Michele Cappadona, sono rese disponibili risorse complessivamente pari a euro 400 milioni di euro, di cui: 320 milioni a valere sull’Azione 1.1.4. “Ricerca collaborativa” per la transizione verde e digitale 2021-2027, per il sostegno di progetti di ricerca e sviluppo in forma collaborativa, con spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiori a 5; 80 milioni di euro a valere sull’Azione 1.6.1. “Sostegno alle tecnologie critiche STEP” per i grandi progetti di ricerca e sviluppo, con spese e costi ammissibili non inferiori a euro 5 milioni e non superiori a euro 20 milioni.
Le agevolazioni di cui al decreto Mimit sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello - continua Michele Cappadona -. Una quota pari al 60 per cento delle risorse di 320 milioni per “Ricerca collaborativa”, pari quindi di 192 milioni è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. Infine, nell’ambito della riserva, una sottoriserva pari al 25 per cento della stessa, pari a 48 milioni, è destinata alle micro e piccole imprese. Con successivo provvedimento direttoriale - conclude Michele Cappadona - saranno definiti i termini di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni, nonché gli eventuali ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo».
Le aziende di qualsiasi dimensione possono beneficiare di queste agevolazioni, a patto che abbiano almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda. Le agevolazioni sono previste sotto forma di finanziamento agevolato, coprendo fino al 50% dei costi e delle spese ammissibili, con contributi diretti variabili a seconda della dimensione dell'impresa:
35% per le imprese di piccola dimensione;
30% per le imprese di media dimensione;
25% per le imprese di grande dimensione.
Con provvedimenti direttoriali successivi saranno definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di agevolazione, nonché gli schemi per la loro presentazione. La gestione di questo investimento del Fondo crescita sostenibile sarà affidata a Mediocredito Centrale spa, consolidando ulteriormente l'impegno del Ministero verso un rafforzamento della capacità produttiva e innovativa del Sud Italia.